Cava de’ Tirreni, sull’impiego degli agenti della Polizia municipale la denuncia di Alfonso Senatore: “Troppi in ufficio, pochi in strada. Così la città resta scoperta”
Sicurezza a rischio, vigili relegati in ufficio: chiesta verifica urgente al Comune. Senatore accusa: "Così la città è senza controlli’”
Una segnalazione indirizzata al sindaco e al comandante facente funzioni della Polizia municipale riaccende il dibattito sull’organizzazione del corpo e sull’efficienza del servizio di vigilanza urbana. A firmarla è l’avvocato Alfonso Senatore, a nome del movimento politico Meridione Nazionale Avanti per la Nuova Cava, che chiede chiarimenti e interventi immediati sull’utilizzo del personale.
Secondo quanto riportato nella nota, diversi agenti con prescrizioni sanitarie certificate sono destinati a mansioni esclusivamente burocratiche, riducendo così le unità disponibili per i servizi su strada. Una condizione giustificata, ma che – secondo Senatore – si sommerebbe ad altri casi di agenti senza limitazioni mediche che, pur essendo abili al servizio esterno, sarebbero impiegati stabilmente in compiti amministrativi.
Una gestione che, se confermata, penalizzerebbe l’attività di controllo del territorio, privando la città di risorse preziose per la sicurezza urbana. Nella segnalazione si ipotizzano anche possibili pressioni di natura politica o sindacale, che avrebbero inciso sulla distribuzione delle mansioni.
L’avvocato Senatore chiede quindi una verifica immediata della situazione, con particolare attenzione agli agenti che risultano adibiti soltanto ad attività interne senza avere certificazioni mediche che lo giustifichino. Tra le richieste avanzate c’è la destinazione di tutto il personale abile al servizio esterno, oltre a misure atte a prevenire condizionamenti indebiti e a garantire trasparenza nella gestione.
«Occorre ristabilire la piena funzionalità del servizio di polizia municipale – scrive Senatore – a beneficio della collettività e nel rispetto dei principi di legalità e buon andamento della pubblica amministrazione».
La lettera, datata 9 ottobre 2025, mette così al centro della discussione cittadina il tema della sicurezza e del corretto impiego degli uomini del comando di via Vittorio Veneto, sollecitando un intervento diretto dell’amministrazione comunale.
