Cava de’ Tirreni, scontro politico dopo l’udienza al TAR sul Bilancio di Previsione 2025-2027
Dopo 11 anni -attacca l'opposizione di centrodestra- Servalli continua a prendere in giro la città per nascondere tutti gli errori della sua amministrazione di centrosinistra. Oggi ne abbiamo avuto l’ennesima riprova. Il Sindaco, che a torto credevamo esperto solo di incendi e dissesti finanziari, si scopre competente anche in materia di processo amministrativo
È approdata questa mattina dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, sezione staccata di Salerno, la questione relativa al Bilancio di Previsione 2025-2027 del Comune di Cava de’ Tirreni, oggetto di un ricorso presentato dai consiglieri comunali di opposizione Italo Cirielli, Bruno D’Elia, Annalisa Della Monica, Raffaele Giordano, Marcello Murolo, Vincenzo Passa e Pasquale Senatore.
Al centro della contesa, la presunta illegittimità delle procedure che hanno portato all’approvazione dello strumento contabile più importante per la vita amministrativa della città.
La discussione di merito è stata rinviata al prossimo 25 marzo 2026, quando il collegio amministrativo entrerà nel dettaglio delle questioni sollevate dal ricorso, superando così la richiesta di sospensione cautelare del Bilancio, ritenuta, secondo la difesa dell’Amministrazione comunale, “priva di qualsivoglia fondamento”.
Il sindaco Vincenzo Servalli ha immediatamente rivendicato la scelta dei giudici come una conferma della solidità dell’operato amministrativo.
“È l’ennesima pessima figura della nostra opposizione – ha dichiarato Servalli – che, pur di tentare di danneggiare in maniera maniacale l’Amministrazione comunale, agisce in realtà contro la città di Cava de’ Tirreni. Sarebbe drammatica una loro affermazione alle prossime elezioni amministrative, ma obiettivamente questo pericolo la città non lo correrà”.
Sulla stessa linea l’assessore al Bilancio Antonella Garofalo, che ha sottolineato come il rinvio rappresenti una conferma del “buon lavoro svolto” dagli uffici comunali e dall’amministrazione. “Ricevo con soddisfazione la notizia – ha commentato – a conferma della correttezza delle procedure e dell’impegno che quotidianamente mettiamo nella gestione della città. Andiamo avanti”.
Di segno diametralmente opposto l’interpretazione dell’opposizione, che in una nota congiunta ha accusato il Sindaco di mistificare l’esito dell’udienza.
“Dopo 11 anni -attacca l’opposizione di centrodestra- Servalli continua a prendere in giro la città per nascondere tutti gli errori della sua amministrazione di centrosinistra. Oggi ne abbiamo avuto l’ennesima riprova. Il sindaco Servalli, che a torto credevamo esperto solo di incendi e dissesti finanziari, si scopre competente anche in materia di processo amministrativo, e si dichiara vincitore al TAR, quando invece questo – come spessissimo accade per ragioni di praticità – nel corso dell’udienza, ha semplicemente rinviato la discussione del ricorso all’udienza di merito fissata per il 25/03/2026”.
Gli esponenti di minoranza hanno inoltre ribadito che, a prescindere dal rinvio, resta “il vulnus insuperabile di un bilancio approvato senza il rispetto delle procedure di legge”.
“Questa resterà la sola e autentica vergogna – hanno aggiunto – della quale Servalli porterà il peso. Dopo undici anni di amministrazione di centrosinistra, è chiaro a tutti che un cambiamento è ormai essenziale per la sopravvivenza futura della città”.
Il caso del Bilancio di Previsione 2025-2027 si conferma dunque terreno di scontro politico acceso a Cava de’ Tirreni. La maggioranza guidata da Vincenzo Servalli rivendica la legittimità del proprio operato e bolla come strumentali le contestazioni dell’opposizione, mentre i consiglieri di minoranza insistono sul carattere illegittimo dell’approvazione del documento contabile e promettono battaglia sino all’udienza di marzo.
Il Tribunale Amministrativo avrà l’ultima parola nel 2026, ma intanto lo scontro politico si consuma quotidianamente anche fuori dalle aule giudiziarie, con il Bilancio comunale che diventa il simbolo di una contrapposizione sempre più dura tra maggioranza e opposizione in vista delle prossime sfide elettorali.







