scritto da Redazione Ulisseonline - 12 Agosto 2025 08:09

Cava de’ Tirreni, polemiche sull’accesso al Castello: tra restauri, cancelli chiusi e scontro politico

L’immagine, scattata all’ingresso dell’area di Monte Castello, ha attirato centinaia di visualizzazioni e decine di commenti, denunciando la scarsa fruibilità del bene storico

foto tratta da Fb

Una foto di un cancello chiuso, pubblicata sui social da un cittadino con la didascalia «Vergogna per il turismo e per la cittadinanza… Servalli vergogna!», ha acceso un vivace dibattito online sullo stato di apertura del Castello e dell’area circostante.

L’immagine, scattata all’ingresso dell’area di Monte Castello, ha attirato centinaia di visualizzazioni e decine di commenti, mettendo in contrapposizione chi denuncia la scarsa fruibilità del bene storico e chi, invece, difende l’operato dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Servalli.

Tra le voci più critiche, molti utenti lamentano la chiusura di un’area considerata “di tutti”, sostenendo che in passato il cancello pedonale fosse sempre aperto. Alcuni riportano esperienze personali, come genitori rimasti con i figli davanti ai cancelli senza alcuna indicazione di orari o giorni di apertura.

C’è chi parla di “vergogna turistica”, chi accusa la giunta di pensare più alla gestione politica che alla valorizzazione del patrimonio, e chi ironizza sulla situazione, sottolineando che i lavori di restauro rischiano di restare inutili se il sito non sarà pienamente fruibile. Commenti più duri definiscono Cava “la vergogna della Campania” o “una cittadina che vive solo di apparenza”.

Altri cittadini, invece, invitano alla calma, ricordando che per anni il Castello era rimasto chiuso per motivi di sicurezza, essendo in condizioni di degrado tali da rappresentare un pericolo per i visitatori.
Secondo questi interventi, l’amministrazione avrebbe investito danaro pubblico per il restauro della struttura e del parco circostante, stipulando accordi con l’Ente Monte Castello e l’Associazione Trombonieri Sbandieratori e Cavalieri per garantire l’apertura nei weekend, in attesa di un protocollo che consenta l’accesso quotidiano.

Viene poi precisato che «nelle prossime settimane sarà aperto il varco pedonale per accedere al parco» e che in questo periodo l’apertura è stata limitata, ad esempio solo nel pomeriggio della domenica precedente, con una scarsa affluenza.

Molti interventi, pur non schierandosi apertamente, evidenziano la mancanza di una comunicazione chiara. L’assenza di cartelli con orari e giorni di apertura viene percepita come un problema sia per i turisti che per i residenti. Altri sottolineano la necessità di un custode che possa garantire apertura e chiusura regolari.

In rete circola anche un link a una pagina Facebook dedicata, che aggiornerebbe il pubblico sugli orari di apertura, ma non tutti sembrano conoscerla.

La polemica, tuttavia, non si limita alla fruibilità del monumento: il dibattito diventa anche politico. Alcuni utenti criticano aspramente il sindaco Servalli e l’amministrazione, accusandoli di pensare più agli interessi di partito che alla città, altri ricordano che problemi simili derivano anche da precedenti gestioni, di ogni orientamento politico.

Il caso del Castello, dunque, sembra diventare lo specchio di un malcontento più ampio, che tocca la gestione del patrimonio culturale, la comunicazione istituzionale e il rapporto tra amministrazione e cittadini.

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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