Cava de’ Tirreni, l’opposizione di centrodestra ricorre al TAR contro il bilancio comunale: “Gravi violazioni delle regole democratiche”
A presentare l’azione legale sono stati i consiglieri Italo Giuseppe Cirielli De Mola, Bruno D’Elia, Annalisa Della Monica, Raffaele Giordano, Marcello Murolo, Vincenzo Passa e Pasquale Senatore in rappresentanza di Fratelli d'Italia, Noi Moderati, Siamo Cavesi e Forza Italia
È scontro aperto a Palazzo di Città. I consiglieri comunali di opposizione del centrodestra, compreso l’originario consigliere comunale di Forza Italia, hanno presentato un ricorso al TAR della Campania – Sezione di Salerno – per chiedere l’annullamento della deliberazione con cui, lo scorso 28 aprile, il Consiglio Comunale ha approvato il bilancio di previsione 2025/2027.
A presentare l’azione legale sono stati i consiglieri Italo Giuseppe Cirielli De Mola, Bruno D’Elia, Annalisa Della Monica, Raffaele Giordano, Marcello Murolo, Vincenzo Passa e Pasquale Senatore. Il ricorso, redatto dall’avvocato Antonio Bruno, contesta «gravi violazioni di legge e regolamento» che, secondo i firmatari, avrebbero compromesso il corretto esercizio delle loro funzioni di consiglieri comunali.
Nel mirino, in particolare, la tempistica con cui la documentazione necessaria – tra cui gli allegati obbligatori e il parere dei revisori dei conti – è stata resa disponibile: solo pochi giorni prima della seduta, in violazione dei termini previsti dal Decreto legislativo 118/2011 e dal regolamento di contabilità dell’Ente.
«È stata calpestata ogni regola di trasparenza e garanzia democratica – si legge in una nota dei ricorrenti –. Non siamo stati messi nelle condizioni di analizzare compiutamente il bilancio, proporre emendamenti o assumere decisioni consapevoli su un atto fondamentale per la vita dell’Ente e della comunità.»
Il ricorso chiede anche la sospensione cautelare dell’efficacia del bilancio approvato, temendo che l’esecuzione degli stanziamenti possa compromettere la possibilità di eventuali modifiche da parte del Consiglio.
«Abbiamo agito – concludono i consiglieri – per tutelare le prerogative del nostro mandato e l’interesse dei cittadini. La buona amministrazione non può prescindere dal rispetto delle regole.»
Si attendono ora sviluppi sul fronte giudiziario, mentre il clima politico in città si fa sempre più acceso.







