Cava de’ Tirreni, la “vergognosa” condizione della Villa Comunale “vecchia”
È davvero uno spettacolo desolante la vista dei prati ricoperti di erba secca che tradisce mesi di manutenzione approssimativa se non di vera e propria incuria
C’era una volta una ridente e lussureggiante Villa comunale “Falcone e Borsellino” a Cava de’ Tirreni, frequentata da cittadini di ogni età che continuano a chiamarla la “villa vecchia” per distinguerla dall’altra area verde in via Vittorio Veneto.
La villa vecchia, infatti, risale alla seconda metà del XIX secolo, su progetto dell’architetto Lorenzo Galanzè che si ispirò ai giardini all’inglese e fu denominato “Il Boschetto delle delizie”. Ad oggi di delizie ne sono rimaste ben poche da ammirare e lo stato in cui vige il principale polmone verde della città, a pochi passi dal borgo porticato, è di abbandono e incuria.
Le foto a corredo dell’articolo sono eloquenti e parlano da sole.
Oltre al “solito” denunciato da anni, ovvero panchine rovinate, stalli di marmo divelti, dehor indecoroso, stagno sommerso dalla vegetazione incolta e cestini per i rifiuti per la quasi totalità rotti, in queste settimane chi ha modo di entrarvi si sente disorientato e si chiede: “Ma sono in un giardino mediterraneo o nella steppa degli Urali?”. È davvero uno spettacolo desolante la vista dei prati ricoperti di erba secca che tradisce mesi di manutenzione approssimativa. Le fotografie mostrano l’avanzata stato di degrado del verde pubblico, salvo qualche intervento sporadico e privo di progettualità. Eppure la villa comunale dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello di una città che da sempre si ritiene a vocazione turistica e regina dell’accoglienza di qualità.
Tralasciando le scuse del tipo che è estate e il caldo estremo provoca siccità nei giardini e il fatto che quelli di zone limitrofe non soffrono di tali problematiche (l’erba del vicino è effettivamente più verde), una città che abbandona il suo verde è emblema di una città che smette di prendersi cura di sé stessa. E’ questo il messaggio che viene trasmesso ai cittadini.
Da qui l’appello alle autorità competenti di adoperarsi per ripristinare il decoro e la funzionalità del luogo, che dovrebbe essere un’area verde fruibile per i cittadini.











La villa comunale non serve più perché sprecate denaro quando abbiamo il parco urbano e presto avremo la piazza più bella e grande della regione Campania. I bambini, gli anziani,i nostri concittadini possono godersi il fresco e giocare nei nuovi spazi. Sedersi all’ombra dei secolari alberi della villa non è più di moda.Nun se porta chiu’