Cava de’ Tirreni, il degrado dei giardinetti pubblici alla stazione diventati bivacco per senzatetto
Basta attraversare il piccolo spazio verde del centro a metà mattinata per rendersi presto conto di come sia diventato un ritrovo di clochard che, oltre a occupare diverse panchine, sembrerebbe che prendano possesso anche del vespasiano lì ubicato (come testimoniano alcuni indumenti lì ritrovati), sebbene da tempo chiuso al pubblico
Dopo il Parco “Falcone e Borsellino ” (Villa vecchia) che versa nella desolante incuria, tra flora avvizzita, stagno con vegetazione incolta e arredi fatiscenti, ci è giunta l’ennesima denuncia dello stato di degrado del verde cittadino.
Questa volta la segnalazione da parte di alcuni cittadini riguarda la situazione nei giardinetti adiacenti la stazione ferroviaria di Cava de’ Tirreni su corso Principe Amedeo che sono diventati un luogo di bivacco per senzatetto come è documentato dalla foto inviata da una signora cavese.
Basta attraversare il piccolo spazio verde del centro a metà mattinata per rendersi presto conto di come sia diventato un ritrovo di clochard che, oltre a occupare diverse panchine, sembrerebbe che prendano possesso anche del vespasiano lì ubicato (come testimoniano alcuni indumenti lì ritrovati), sebbene sia da tempo chiuso al pubblico. Probabilmente riescono ad accedervi dal lato della stazione lì vicina.
La loro presenza sta progressivamente allontanando dal giardinetto cittadino le persone anziane, che un tempo si sedevano sulle panchine all’ombra sotto gli alberi alla ricerca di un po’ di fresco, ma che ultimamente preferiscono stare lontani da questa zona; stesso discorso per i possessori di cani che portano a passeggio i loro amici a quattro zampe; di sera, soprattutto le donne, evitano quel luogo o si avvicinano con circospezione perché lo ritengono “terra di nessuno”.







