Cava de’ Tirreni, il Comune si è dimenticato di celebrare il 4 novembre
A Cava de' Tirreni, probabilmente per impegni sicuramente più importanti di quello di rendere onore ai tanti giovani che hanno sacrificato le loro vite per la nostra pace e la nostra libertà, tale celebrazione è stata soppressa
Una società che non ha memoria storica non ha futuro. In lungo e in largo per lo stivale italiano oggi si sono svolte le celebrazioni del 4 novembre, giorno in cui l’Italia ricorda, commemorando i suoi Caduti, l’Armistizio di Villa Giusti, entrato in vigore proprio in questo giorno nel 1918, che pose fine alla Prima Guerra Mondiale.. La data è celebrata con la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate.
Nei Comuni vicinori, da Vietri sul Mare a Nocera Inferiore, soltanto per citarne due, si è tenuta la tradizionale cerimonia di deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti, in segno di omaggio e riconoscenza verso quanti hanno sacrificato la propria vita per la Patria con il tradizionale alzabandiera alla presenza delle autorità civili, militari ed ecclesiastiche e dei cittadini.
A Cava de’ Tirreni, probabilmente per impegni sicuramente più importanti di quello di rendere onore ai tanti giovani che sacrificarono le loro vite per la nostra pace e la nostra libertà, tale celebrazione è stata soppressa. E così anche oggi, per il terzo anno consecutivo, non sono stati ricordati i caduti italiani e cavesi di tutte le guerre e il Monumento ai Caduti resta soltanto un punto d’incontro per i ragazzini che nel fine settimana lo utilizzano come “seduta” senza avere la minima idea di chi e cosa rappresenti.
E dire che di cavesi eroici che hanno combattuto nella grande guerra ce ne sono, basti pensare al sottotenente Corradino Schreiber, al tenente Giovanni Bassi, al tenente Rosario Senatore, al tenente Carlo Santoro, soltanto per citarne alcuni, a cui la città ha dedicato una strada. Circa un terzo delle strade della cittadina metelliana sono dedicate ai giovani cavesi caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Ma ciò non è stato sufficiente per la nostra Amministrazione comunale che non reputa più necessario, giusto e doveroso celebrare i suoi figli e l’unità nazionale.
Un nostro affezionato lettore ci ha scritto: “In tanti Comuni sono state approntate cerimonie per la ricorrenza. A Cava nulla. Come mai? Abbiamo tanti “super eroi” che amministrano. Oramai, come si dice, siamo alla frutta”.
C’è poco da aggiungere.







