Cava de’ Tirreni, il centrodestra metelliano sulla vicenda ASCCCA: «Sull’Azienda consortile servono rigore e trasparenza»
Il centrodestra di Cava de’ Tirreni chiede un tavolo tecnico urgente per chiarire le criticità giuridiche e contabili nella costituzione dell’Azienda speciale dell’Ambito S2. «No a scorciatoie, a rischio i servizi sociali»
Il centrodestra cavese lancia un appello all’Amministrazione comunale e all’Assemblea dei sindaci dell’Ambito S2: «Sulla costituzione dell’Azienda speciale consortile non sono tollerabili forzature né superficialità. Serve subito un approfondimento tecnico per correggere le gravi criticità emerse».
La richiesta arriva all’indomani dell’iniziativa del Comune di Atrani, che ha formalmente coinvolto la Regione Campania, ipotizzando l’esercizio dei poteri sostitutivi. Secondo le forze di opposizione cavesi, l’iter finora seguito presenta anomalie giuridiche e contabili che mettono a rischio l’efficacia della nuova struttura e la continuità dei servizi sociali.
«Non siamo contrari all’Azienda consortile – precisano – ma va dimostrata la sua effettiva superiorità rispetto all’attuale gestione. La Corte dei Conti ha già evidenziato la mancanza di un piano di sostenibilità economico-finanziaria e incongruenze tra gli atti consiliari e l’atto costitutivo notarile».
Il timore è che si proceda con eccessiva fretta, senza il necessario coinvolgimento dei Consigli comunali e senza sanare le discrepanze rilevate.
«Un tavolo politico sarebbe solo un diversivo – concludono –. Serve invece un confronto tecnico, serio e trasparente, per garantire servizi solidi e rispettosi della legalità».







