scritto da Redazione Ulisseonline - 31 Luglio 2025 14:56

Cava de’ Tirreni, fuochi d’artificio illegali: scatta la denuncia del Comitato per la Sicurezza

Nonostante i numerosi appelli e i tentativi di dialogo degli anni passati, l’abitudine di esplodere botti a ogni fermata della processione si è ripetuta, provocando forte disagio a residenti, bambini, anziani e animali, oltre a un grave rischio di incendi per via del caldo estivo e alla minaccia per la salute pubblica a causa delle polveri sottili

foto Aldo Fiorillo

Il giorno 20 luglio, in occasione della festa di Sant’Arcangelo a Cava de’ Tirreni, si è consumato un evento che ha scatenato l’indignazione e la reazione immediata del Comitato di Lotta per la Sicurezza anti botti selvaggi e illegali. Sin dal mattino, la cittadina è stata scossa da un uso smodato e pericoloso di fuochi d’artificio, culminato in un vero e proprio “bombardamento” durante la processione serale.

Secondo la segnalazione dell’avv. Alfonso Senatore, portavoce del Comitato, i responsabili sarebbero già noti. Nonostante i numerosi appelli e i tentativi di dialogo degli anni passati, l’abitudine di esplodere botti a ogni fermata della processione si è ripetuta, provocando forte disagio a residenti, bambini, anziani e animali, oltre a un grave rischio di incendi per via del caldo estivo e alla minaccia per la salute pubblica a causa delle polveri sottili.

Ora basta. Tolleranza zero!” – scrive il Comitato nella denuncia-querela indirizzata al Ministro dell’Interno, alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, alla Procura della Santa Sede, alla Prefettura e alla Questura di Salerno, nonché al Vescovo, al Sindaco e a numerose autorità civili e religiose locali.

La denuncia fa esplicito riferimento a più violazioni di legge:

  • Articolo 703, secondo comma c.p., relativo agli atti di esplosione pericolosa in luogo pubblico;

  • Articolo 659 c.p., riguardante il disturbo della quiete pubblica;

  • Articolo 544 ter c.p., che punisce i maltrattamenti verso gli animali;

  • Ordinanza regionale n.334 del 10/06/2025 e ordinanza comunale n.267 del 28/07/2009, entrambe emanate per limitare il rischio incendi nel periodo estivo.

Il Comitato sottolinea come esistano alternative moderne e spettacolari ai botti, come i “fuochi artistici e musicali” tramite droni, capaci di offrire intrattenimento visivo senza arrecare danno all’ambiente né alla salute. “In molte città europee e del mondo — spiega Senatore — sono ormai la norma e rappresentano una svolta culturale e civile.”

Domani, intanto, si terrà la festa di Sant’Alfonso, presso la Chiesa di via Filangieri. Il Comitato ha già segnalato l’evento alle autorità, chiedendo controlli severi per evitare che si ripetano le scene del 20 luglio.

La presa di posizione del Comitato rappresenta una richiesta forte di cambiamento e responsabilità collettiva. Il documento non è solo un appello: è una vera e propria denuncia formale, e potrebbe portare all’apertura di fascicoli penali se accolta dalla magistratura.

L’azione legale si accompagna a un appello alla coscienza religiosa e civile: “I santi non vogliono queste manifestazioni pagane”, si legge nella nota. Una riflessione che interpella le comunità locali, chiamate a interrogarsi sul vero senso delle celebrazioni religiose.

Il caso di Cava de’ Tirreni apre un nuovo fronte nel dibattito sull’uso dei fuochi d’artificio, specialmente in contesti religiosi. Le proteste del Comitato per la Sicurezza potrebbero non restare isolate: altre associazioni e cittadini, sempre più sensibili a salute, ambiente e benessere animale, potrebbero seguire l’esempio.

Resta ora da vedere quale sarà la risposta delle autorità e se la festa di Sant’Alfonso segnerà un cambio di rotta o il ripetersi di una consuetudine sempre più contestata.

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