Cava de’ Tirreni, fondi pubblici sottratti al Comune: sequestri e perquisizioni in tre città
Operazione della Guardia di Finanza su mandato della Procura di Nocera Inferiore: sequestrati beni per oltre 200mila euro e perquisite tre società tra Roma, Napoli e Potenza. Al centro dell’inchiesta un pubblico ufficiale e imprenditori indagati per peculato, falso ideologico e autoriciclaggio
Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, nella mattinata del 12 novembre i finanzieri del Gruppo di Salerno e della Compagnia di Cava de’ Tirreni hanno eseguito una serie di provvedimenti cautelari nei confronti di soggetti indagati per gravi reati contro la Pubblica Amministrazione.
Le operazioni, condotte nei comuni di Roma, Napoli e Potenza, hanno portato all’esecuzione di:
- un sequestro preventivo d’urgenza per un valore di € 212.000, finalizzato alla confisca per equivalente nei confronti dell’amministratore di fatto di una società romana;
- perquisizioni personali e locali, con sequestro di documenti e dispositivi, a carico dello stesso soggetto;
- analoghi provvedimenti nei confronti di due ulteriori società con sede a Napoli e Potenza.
Secondo l’ipotesi investigativa, condivisa dal G.I.P., un pubblico ufficiale in servizio presso il Comune di Cava de’ Tirreni avrebbe distratto fondi pubblici in concorso con gli amministratori delle società coinvolte, attraverso la creazione di mandati di pagamento falsi. Le somme, consistenti, sarebbero state accreditate su conti correnti riconducibili agli indagati.
La Procura ha ritenuto necessario intervenire con urgenza per evitare la dispersione dei beni patrimoniali, in vista di una possibile confisca obbligatoria al termine del procedimento giudiziario.
L’operazione conferma l’impegno costante della Guardia di Finanza, sotto la direzione della Procura nocerina, nel contrasto ai reati contro la legalità amministrativa.
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