Cava de’ Tirreni, domenica a Sant’Anna il 4 novembre “riparatorio” dell’Amministrazione comunale
La cerimonia che si terrà domenica, di sicuro giusta e doverosa, è stata organizzata già da tempo, ma questo non giustifica la mancata celebrazione della Festa dell'Unità nazionale al Monumento ai Caduti. Insomma, l'una non escludeva affatto l'altra. Anzi. Siamo, in ogni caso, al cospetto di una negligenza istituzionale ingiustificabile
Excusatio non petita, accusatio manifesta.
“Per celebrare l’Unità Nazionale e le Forze Armate, domenica prossima 9 novembre, alle ore 10.30, si terrà la cerimonia di benedizione della Lapide ai Caduti in guerra in piazza Berardino Lamberti, alla Frazione Sant’ Anna, restaurata a cura del Comitato Casa Sicura “Associazione Ambiente e Territorio”. Parteciperanno il Sindaco Vincenzo Servalli, S. Ecc. Mons. Orazio Soricelli, don Mimmo Spatuzzi parroco di Sant’ Anna e il Presidente del Comitato Luigi Di Domenico”.
E’ quanto è stato riportato sulla pagina Facebook Servalli Sindaco per rendere noto della cerimonia organizzata nella frazione di Sant’Anna che sarà presieduta, oltre che dal Sindaco, anche dal Vescovo. Un modo piuttosto smaliziato e di pessimo gusto nel cercare di porre riparo alla grave e reiterata mancanza dell’Amministrazione comunale che da anni non celebra più la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
La cerimonia che si terrà domenica, di sicuro giusta e doverosa, è stata organizzata già da tempo, ma questo non giustifica la mancata celebrazione della Festa dell’Unità nazionale al Monumento ai Caduti. Insomma, l’una non escludeva affatto l’altra. Anzi. Siamo, in ogni caso, al cospetto di una negligenza istituzionale ingiustificabile. E’ più che legittimo il dubbio che a quella di S. Anna sarà data maggiore, anzi, il massimo della rilevanza dopo le vivaci (si tratta di un caritatevole eufemismo) proteste dei cittadini dei cittadini che sui social, a tal proposito, hanno sommerso di improperi ed invettive il sindaco Servalli e la sua Amministrazione. Diciamoci la verità: si è cercato di mettere una pezza e, come sempre, le pezze sono peggiori del buco.
Tra colpevoli manifestazioni riparatorie, che si cercano di far passare come il 4 novembre “alternativo”, e ritardatari nonché ipocriti rigurgiti di indignazione di Consiglieri comunali -che solo ora si accorgono e fingono di indignarsi della mancata celebrazione, mentre nei due anni precedenti (quando erano in maggioranza) sono rimasti in silenzio- ancora una volta a essere dileggiata è un’intera generazione di giovani che hanno dato la vita per la Patria e ora prima dimenticati e poi strumentalizzati “usa e getta” dalla politica cavese.
Viva l’Italia! Non quella però dei nostri attuali amministratori comunali.







