Cava de’ Tirreni, da sabato prossimo la mostra sull’opera del sindaco Giuseppe Trara Genoino
Nato il 12 aprile 1825, quando morì, il 26 agosto 1900, il giornale “Il Mattino” scrisse: “Lasciò orme imperiture della sua savia amministrazione, eseguendo innumerevoli e pregevoli opere pubbliche. Amministrò il patrimonio comunale con rara avvedutezza, raggiungendo un equilibrato pareggio, togliendo moltissimi debiti al Comune, senza aggravio di tasse"
Nell’ambito delle celebrazioni per il bicentenario della nascita del sindaco di Cava de’ Tirreni Giuseppe Trara Genoino, sabato 1° novembre alle ore 18.30 presso il Complesso Monumentale di San Giovanni, in corso Umberto I n.167, verrà inaugurata la mostra “Giuseppe Trara Genoino e la città di Cava de’ Tirreni nel bicentenario della nascita. 1825-2025”.
Il progetto, che comprende anche una cartolina commemorativa ed una pagina web, ha avuto inizio il 12 aprile scorso con una manifestazione commemorativa presso il Palazzo di Città.
Organizzata dal Comune di Cava de’ Tirreni e dall’Associazione “Figli di Mamma Lucia”, per ricordare la figura di un sindaco che ha profondamente trasformato la città, diventando persona di primo piano della politica locale, regionale e nazionale, la mostra, patrocinata dal Centro studi per la storia di Cava de’ Tirreni, dai Comuni di Positano e Sala Consilina e dalla Provincia di Salerno, si terrà dal 1° al 16 novembre presso il Complesso Monumentale di San Giovanni, in corso Umberto I n.167 e successivamente presso la Biblioteca Comunale “Can. A. Avallone” in viale G. Marconi 54.
Realizzata grazie al contributo di storici locali, è composta di 40 pannelli descrittivi aventi per argomento anche aspetti inediti: come l’impegno profuso per il Comune di Positano, che gli permise di riceverne la cittadinanza, oltre l’intitolazione di una strada e la carica di Regio Commissario Straordinario del Comune di Sala Consilina, ricevuta nel corso dell’anno 1889.
Fu Sindaco di Cava dal 1861 al 1869 e dal 1876 al 1884. II Teatro Municipale, la Villa Comunale, la biblioteca, l’apertura di strade, gli innumerevoli lavori pubblici, lo sfruttamento delle sorgenti e la repressione del brigantaggio sono solo alcune tra le più salienti opere della sua Amministrazione.
Nato il 12 aprile 1825, quando morì, il 26 agosto 1900, il giornale “Il Mattino” scrisse: “Lasciò orme imperiture della sua savia amministrazione, eseguendo innumerevoli e pregevoli opere pubbliche. Amministrò il patrimonio comunale con rara avvedutezza, raggiungendo un equilibrato pareggio, togliendo moltissimi debiti al Comune, senza aggravio di tasse. Ogni ordine di cittadini trovò in lui il consigliere affettuoso e il protettore giusto…”.







