Cava de’ Tirreni, città allo sbando: la Polizia Municipale in declino e la sicurezza dei cittadini a rischio

Il declino irreversibile della Polizia Municipale di Cava de’ Tirreni sotto l’amministrazione Servalli rappresenta uno dei fallimenti più clamorosi di un sindaco che ha trasformato una forza di eccellenza in un corpo allo sbando.

E’ quanto denuncia in una nota stampa il movimento politico Meridione Nazionale Avanti per la Nuova Cava che ricorda come nel 2009, il Comando contava ben 68 unità, garantendo sicurezza urbana e viabilità impeccabile, e rappresentando il migliore della provincia di Salerno grazie alla guida illuminata del comandante Filippo Meluso e dell’assessore Alfonso Senatore. Oggi, invece, l’organico è ridotto al lumicino, con una carenza cronica di personale vicina al 50%, aggravata da altri numerosi pensionamenti nei prossimi tre anni, e da un’amministrazione che non ha mosso un dito per invertire la rotta.

Come si può garantire la sicurezza dei cittadini, si chiede la Task Force Sicurezza del Movimento composta da numerose personalità non solo cittadine, in una città dove il traffico è caotico, i camion attraversano impunemente le vie centrali, biciclette e monopattini elettrici circolano senza alcun controllo, e fuochi illegali esplodono a tutte le ore del giorno e della notte? I reati urbani proliferano e le emergenze quotidiane vengono gestite da pochi agenti esausti e demotivati.

Servalli, con la sua miopia gestionale, evidenzia la Task Force Sicurezza del Movimento,  ha distrutto tutto: invece di bandire concorsi per assumere vigili qualificati, ha trasferito impiegati amministrativi al comando, trasformandoli in “istruttori di vigilanza” senza alcuna formazione. Mettere una divisa non trasforma automaticamente un contabile in un agente esperto: questa è incompetenza e un grave pericolo per la comunità.

Sotto Meluso e Senatore, continua la nota del Movimento, il Comando era un fiore all’occhiello: operazioni coordinate, controlli serrati sul territorio, presenza costante che dissuadeva criminalità e inciviltà. Senatore, oggi coordinatore di Meridione Nazionale, denuncia come la polizia sia stata maltrattata da “ingegneri, contabili e medici” incapaci di gestire la sicurezza, definendoli “pesci fuor d’acqua”. Ha ragione: Servalli ha permesso che il corpo venisse smantellato, con condizioni precarie, zero promozioni interne e nessun investimento.

Il bilancio può essere in pareggio, ma dove sono finiti i fondi per rinforzare la polizia? Invece, assistiamo a assunzioni temporanee ridicole, come quattro vigili per soli otto mesi pagati con le multe: una toppa peggiore del buco.

Questa Amministrazione è un disastro: bufera giudiziaria per appalti sospetti sulle vetture, Comune pieno di guai, sindaco sempre in campagna elettorale, e maggioranza sfilacciata. Peggio del predecessore Galdi, Servalli ha portato Cava sull’orlo dell’abbandono, lasciando i cittadini esposti a rischi quotidiani per pura negligenza.

È ora di dire basta, si legge ancora nella nota: un sindaco che distrugge la sicurezza urbana non merita di governare. Servalli, dimettiti e lascia spazio a chi sa valorizzare, non demolire, le risorse della città!

La nota del Meridione Nazionale Avanti per la Nuova Cava si conclude con un appello: aiutateci a riportare sicurezza e controllo in città. Garantiremo la protezione dei cittadini come 20 anni fa, sotto l’avv. Alfonso Senatore, già assessore alla sicurezza, e il prof. avv. Filippo Meluso, già comandante dei vigili di Cava de’ Tirreni, figure mai dimenticate. Lotta senza quartiere a chiunque tenterà di violare la sicurezza delle nostre case. Tolleranza zero.