Cava de’ Tirreni, armonie di luce e bontà: la Corale Monte Castello accende il Natale cavese
Emozione, comunità e tradizione si fondono nel concerto natalizio diretto dal prof. Biagio Napolano. Il 6 dicembre, la Chiesa di San Francesco e Sant’Antonio ospita un evento che celebra la voce come strumento di solidarietà e bellezza condivisa
La sera del 6 dicembre, alle ore 20, la Chiesa di San Francesco e Sant’Antonio di Cava de’ Tirreni si prepara ad accogliere uno degli appuntamenti più attesi del calendario culturale cittadino: il Concerto di Natale della Corale Popolare Monte Castello, diretto dal prof. Biagio Napolano. L’evento, dal titolo evocativo “Armonie di luce e bontà”, promette di essere molto più di una semplice esibizione musicale: un momento di comunione, di emozione condivisa, di riscoperta del senso profondo del cantare insieme.
La Corale Monte Castello, da anni protagonista della vita musicale cavese, si distingue per il suo spirito amatoriale autentico, dove la voce diventa strumento naturale e accessibile per vivere attivamente il rapporto con la musica. Il gruppo, composto da cittadini di ogni età, incarna l’idea che l’unione delle voci possa generare un senso di comunità, educando alla convivenza e valorizzando le diverse personalità che lo compongono.
Il concerto natalizio, inserito nel programma delle celebrazioni cittadine, si configura come un gesto di bellezza offerto alla città. I brani scelti, tra repertorio tradizionale e composizioni più moderne, sono stati pensati per “portare un po’ di calore a chi ci ascolta”, come afferma lo stesso direttore Napolano. L’armonia vocale, frutto di mesi di prove serali, diventa così espressione di solidarietà e occasione per “smussare le solitudini delle nostre angosce”, come recita uno dei pensieri condivisi dalla corale.
La Corale Popolare Monte Castello, attiva anche sui social (Facebook e Instagram), invita la cittadinanza a partecipare e a condividere questo momento di festa, dove la voce si fa dono e la musica diventa linguaggio universale.
In un tempo segnato da incertezze e affanni, il canto corale si rivela ancora una volta come spazio di respiro, di incontro, di speranza. E il Natale cavese, grazie a questa iniziativa, si accende di luce e bontà.
