Cava de’ Tirreni, ancora botti selvaggi in città: il Comitato Antibotti Selvaggi e Illegali insorge e richiama le parrocchie al rispetto della legge
Nel mirino del Comitato ci sono in particolare alcuni comitati di festa parrocchiali, accusati di ignorare gli inviti al rispetto delle regole. Nonostante le diffide inviate, molte parrocchie proseguono con l’uso dei botti, spesso senza le necessarie autorizzazioni e in contrasto, sottolineano i firmatari, con le posizioni della stessa Chiesa Cattolica
Continuano senza tregua i botti selvaggi, soprattutto nelle ore serali e notturne, in occasione di feste religiose. A denunciarlo è il Comitato Antibotti Selvaggi e Illegali, che da tempo si batte contro l’uso improprio e illegale di petardi e fuochi d’artificio rumorosi sul territorio.
Il fenomeno, definito “intollerabile” dagli attivisti del Comitato, viene descritto come un pericolo per l’ordine pubblico e una sofferenza silenziosa, soprattutto per gli animali domestici, spesso vittime inconsapevoli dello spavento e dello stress causati dalle esplosioni.
“Non vogliamo arrivare allo scontro legale – fanno sapere– ma se necessario non esiteremo a far valere i nostri diritti nelle sedi competenti. Il nostro obiettivo è solo il rispetto della legalità, del buon senso e del diritto alla quiete.”
Nel mirino del Comitato ci sono in particolare alcuni comitati di festa parrocchiali, accusati di ignorare gli inviti al rispetto delle regole. Nonostante le diffide inviate, molte parrocchie proseguono con l’uso dei botti, spesso senza le necessarie autorizzazioni e in contrasto, sottolineano i firmatari, con le posizioni della stessa Chiesa Cattolica.
In controtendenza, viene lodato l’esempio di don Gioacchino Lanzillo, parroco della chiesa di Sant’Alfonso in via Filangieri, che ha scelto una linea diversa: spettacoli luminosi e musicali, senza botti né esplosioni, nel pieno rispetto di persone, animali e ambiente.
Il Comitato chiede che questo gesto di civiltà venga preso a modello da tutti gli altri parroci della città.
Tra i firmatari del documento figurano nomi noti della società civile: avvocati, professori, medici, ex amministratori locali e semplici cittadini, uniti dal desiderio di porre fine a una pratica che considerano dannosa e inaccettabile.
“Ci auguriamo – concludono – di non dover proseguire ad oltranza questa battaglia. Ma se il rumore continuerà, non resteremo in silenzio.”
L’elenco dei sostenitori, precisano dal Comitato, è in continua crescita: “Sono tantissimi i cittadini che amano gli animali e vogliono tutelare la salute pubblica e la legalità”.







