scritto da Redazione Ulisseonline - 12 Settembre 2025 09:29

Salerno, “I cammini del sacro” in mostra al Tempio di Pomona

Oltre 50 fotografie e una opera video sono i materiali messi insieme da nove straordinari artisti: Gianni Berengo Giardina, Antonio Biasucci, Giorgia Florio, Mimmo Iodice, Mario Giacomelli, Ferdinando Scianna, Sebastiao Salgado, Marketa Luskacova e Harun Farocki

“I sentieri del sacro. Gesti e rituali di fede nella fotografia contemporanea” è il tema di una mostra al Tempio di Pomona da sabato 13 fino 12 ottobre.

Oltre 50 fotografie e una opera video sono i materiali messi insieme da nove straordinari artisti: Gianni Berengo Giardina, Antonio Biasucci, Giorgia Florio, Mimmo Iodice, Mario Giacomelli, Ferdinando Scianna, Sebastiao Salgado, Marketa Luskacova e Harun Farocki. Narrare l’esperienza del sacro è una delle sfide più alte della quale, i grandi fotografi non si sono mai sottratti. Gesti e sguardi, oggetti e riti, danze e preghiere, processioni e incontri, racchiudono e custodiscono il senso del quotidiano della spiritualità, la misteriosa concretezza della fede, colti nell’immagine fotografica in equilibrio tra presenza e assenza, tra ciò che è stato visto e ciò che non si vede.

L’arte e la fede, “arriva un momento in cui i pellegrini scoprono che il loro pellegrinaggio è cominciato molto prima del suo inizio ufficiale – scrive il Cardinale portoghese José Tolentino de Mendonca – ed è iniziato con una sete che, all’improvviso assale le nostre vite e che, dapprima forse non riusciamo nemmeno e definire chiaramente. Con un’inquietudine che non riguarda qualcosa di specifico ma che scopriamo con sorpresa dentro di noi. E in questo l’occhio laico della fotografia ha spesso osservato i tanti aspetti che accompagnano questi cammini fatti di spiritualità e devozione, del rapporto con la terra, con lo spazio che ci circonda, indagando il senso mistico racchiuso in un’esperienza fisica e religiosa, profonda e totale, arcaica e ancestrale strettamente legata alle radici della storia e della memoria. Al tempo stesso – sottolinea – lo sguardo dei fotografi è stato capace di cogliere attraverso un approccio ora antropologico, ora visionario, ora poetico, l’emozione, la fatica, la speranza e il coraggio, del rapporto intimo e quotidiano con il sacro, i suoi luoghi, le sue testimonianze”. Come ha osservato Micol Forti direttrice della collezione d’arte contemporanea dei Musei vaticani sono “numerose le ragioni per mettersi in cammino: lavoro, piacere, curiosità, necessità, fuga, sopravvivenza. Tra queste anche la fede. E nei cammini di fede la parola “Altrove” deve essere scritta con la maiuscola perché non indica solo un luogo geograficamente localizzato, ma la meta a cui tendere per entrare in contatto con la manifestazione e la presenza del sacro, del divino”.

La mostra è organizzata in partenariato con il Meeting di Rimini e la Fondazione Teatro Garibaldi di Modica, dall’Associazione culturale Tempi Moderni, in collaborazione con la Fondazione della Comunità Salernitana Ets e Salerno opera. E plana nella città di Salerno, accolta dalla Curia Arcivescovile di Salerno-Campagna-Acerno, nella persona di S.E. Arcivescovo Andrea Bellandi.

 

 

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