Vacanze 2025, prezzi alle stelle
Un mix di cause che ha reso sempre più proibitive le ferie tradizionali, tanto che circa sei milioni di italiani hanno deciso di restare a casa
Secondo un’analisi del Codacons basata su dati Istat, dal periodo pre-Covid i costi delle vacanze sono aumentati in media del 30%, con picchi che superano l’80% in alcuni settori. I rincari più pesanti riguardano i voli nazionali (+81,5%), quelli internazionali (+65,9%) e gli alberghi (+40,6%). Anche stabilimenti balneari (+32,7%), ristoranti (+22,5%) e parchi divertimento (+21,4%) registrano aumenti significativi. Le cause, spiegano gli esperti, vanno ricercate nel caro energia, negli effetti delle misure anti-Covid e nell’aumento della domanda turistica post-pandemia. Un mix che ha reso sempre più proibitive le ferie tradizionali, tanto che circa sei milioni di italiani hanno deciso di restare a casa. E’ quindi più che spiegabile che molti stabilimenti balneari siano semi-vuoti, persino in Romagna. Una sdraio e un ombrellone costano troppo, molto più di quanto possono permettersi buona parte degli italiani. Inutile fare polemiche. Occorre contenere i costi. Diversamente diventa più economica una settimana in Grecia o in Albania piuttosto che in Calabria o in Romagna. E’ la legge della domanda e dell’offerta… in relazione al portafoglio dei consumatori.




