scritto da Pasquale Petrillo - 26 Novembre 2025 10:16

Sanità al bivio

Il Servizio sanitario nazionale riceverà un aumento record di fondi, ma il sistema resta fragile. Liste d’attesa, carenza di personale e spesa privata mettono a rischio l’universalità delle cure

foto Giovanni Armenante

Interessante l’indagine sullo stato di salute della nostra sanità che è emerso questa settimana dal Dataroom di di Milena Gabanelli. Dopo quindici anni di sottofinanziamento, nel 2026 il Servizio sanitario nazionale avrà 6,3 miliardi in più grazie alle ultime due Leggi di bilancio. È l’incremento, evidenzia la Gabanelli, più alto mai registrato, ma la domanda resta: basterà? I dati che la Gabanelli snocciola sono inequivocabili. Leggiamoli. Oggi il 10% degli italiani rinuncia alle cure per motivi economici, mentre visite ed esami vengono pagati di tasca propria per oltre 10 miliardi l’anno, a causa delle liste d’attesa. Nel frattempo, 2.000 medici e 2.750 infermieri hanno lasciato il servizio in un solo anno. I medici di famiglia diminuiscono, penalizzati da borse di studio meno competitive rispetto a quelle ospedaliere. Da qui la conclusione che senza un piano strutturale su personale e organizzazione, il rischio è che l’aumento di risorse si riveli solo un tampone e non un vero rilancio del sistema sanitario. In altre parole, andando oltre le polemiche politiche che lasciano il tempo che trovano, il Governo Meloni è il primo dopo anni che ha messo soldi nella sanità, anche se non ancora sufficienti. Questo però non basta. Occorre un progetto di sviluppo, oculato e di prospettiva. Su questo e non sulle sterile polemiche l’opposizione dovrebbe incalzare Meloni e i suoi.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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