Prodi e la sinistra
L’ex premier invita la sinistra a superare i modelli radicali e costruire un’alternativa credibile. Servono leader affidabili e un programma realistico
Romano Prodi interviene sul futuro del centrosinistra italiano, criticando l’assenza di una proposta concreta. Pur riconoscendo l’energia di figure come Mamdani, invita a puntare su un riformismo coraggioso ma realistico. Parla di una telefonata con Elly Schlein, ribadendo le sue preoccupazioni: l’opposizione rischia di apparire distante dalla società. Secondo Prodi, servono idee chiare e leader credibili. Critica la manovra economica del governo Meloni, che favorirebbe i redditi alti, e sottolinea la debolezza dell’Europa nel contesto internazionale. Infine, difende il sostegno a Kiev e invita a costruire una coalizione ampia, capace di parlare a tutto il Paese. L’ex premier può anche non piacere, ma ha le idee chiare. Molto di più di quelli che ora si trovano alla guida del centrosinistra. L’anziano leader invita a rifuggire dal radicalismo, spesso prossimo al populismo aggiungiamo noi, e a misurarsi sulle cose concrete. Quelle che interessano il cittadino comune e che portano ad un vero cambiamento. Una ricetta democristiana quella di Prodi? Molto probabilmente sì. Di sicuro, è proprio quello che manca al nostro Paese. E al centrosinistra in particolare.





