Pil in calo, prezzi in salita
Peggio di così, soprattutto per le famiglie italiane, non potrebbe andare. Certo, la situazione negativa è determinata in buona parte dalla politica dei dazi imposta da Trump, ma il nostro governo deve essere assai più reattivo rispetto all'attuale scenario economico
I dati economici non portano buone notizie. Nel secondo trimestre 2025 l’economia italiana segna un -0,1%, frenata soprattutto dalle esportazioni dopo il boom artificiale di inizio anno legato ai dazi USA. Su base annua resta però un +0,4%, vicino all’obiettivo di crescita del governo (+0,6%). L’inflazione scende all’1,6%, ma rincarano i beni essenziali: il “carrello della spesa” tocca +3,5%, massimo da 18 mesi, con alimentari a +4%. Peggio di così, soprattutto per le famiglie italiane, non potrebbe andare. Certo, la situazione negativa è determinata in buona parte dalla politica dei dazi imposta da Trump, ma il nostro governo deve essere assai più reattivo rispetto all’attuale scenario economico. L’impressione è che al riguardo non ci siano idee chiare in proposito e forse l’attuale contingenza non viene valutata come si dovrebbe.





