Natalità ai minimi storici
Come favorire la graduale ripresa della natalità? La ricetta sembra facile, ma nella realtà non è così
Nei primi sette mesi del 2025 il numero medio di figli per donna in Italia è sceso a 1,13, il valore più basso mai registrato. Le nascite sono state meno di 200 mila, con un calo del 6,3% rispetto al 2024. Diminuiscono anche le donne in età fertile e cresce l’età media al primo figlio, ormai vicina ai 32 anni. Bolzano resta la provincia con la natalità più alta, la Sardegna quella più bassa. Il Forum delle associazioni familiari avverte: il calo demografico minaccia economia, pensioni e servizi pubblici. Come favorire la graduale ripresa della natalità? La ricetta sembra facile, ma nella realtà non è così. Di sicuro occorre una politica più incisiva a favore della famiglia, ponendo donne e giovani nelle condizioni più favorevoli e migliori per essere genitori. Quindi, da un lato più lavoro e più case per le giovani coppie, dall’altro maggiori congedi parentali obbligatori per mamme e papà e maggiore diffusione del part-time maschile. Occorrono però anche più servizi (dagli asili alla sanità) da mettere a disposizione della famiglia per la crescita e l’educazione dei figli. Accanto, ovviamente, a forti agevolazioni fiscali e a politiche di sostegno dei redditi familiari. In altre parole, bisogna investire molte risorse, innanzi tutto economiche ma non solo, se non vogliano che nel nostro Paese le culle siano sempre più vuote.





