Milano, si sgonfia l’inchiesta sull’urbanistica
Il sospetto che qualcosa non funzionasse nel modo giusto comunque c'era, ma i reati vanno dimostrati con prove concrete, inconfutabili
Il Tribunale del Riesame di Milano ha annullato l’arresto di Manfredi Catella, ceo di Coima, nell’inchiesta urbanistica sul progetto del “Pirellino”. I giudici hanno riconosciuto rapporti «a tratti impropri» tra progettisti e Comune, ma hanno escluso la presenza di un accordo corruttivo e ritenuto regolare la fattura da 28mila euro contestata dal gip. Per il Riesame non basta la semplice esistenza di consulenze a membri della Commissione Paesaggio per configurare corruzione, in assenza di prove di un patto illecito. E’ quanto si legge nelle motivazioni della sentenza del Riesame che ha tolto Catella dai domiciliari. L’inchiesta sull’urbanistica milanese, che aveva suscitato tanto clamore, alla fine si sta sgonfiando. D’altra parte, sin dalle prime battute, si avvertiva l’impressione che le accuse non sembravano supportate da prove particolarmente solide. I magistrati dell’accusa sono stati frettolosi, superficiali e incauti? Forse. Il sospetto che qualcosa non funzionasse nel modo giusto comunque c’era, ma i reati vanno dimostrati con prove concrete, inconfutabili. Quello che sembra essere mancato nell’inchiesta sull’urbanistica milanese.




