Milano, arresti per l’indagine sull’urbanistica
Secondo il gip, esisteva un “sistema tentacolare” consolidato, in cui politici, dirigenti comunali, imprenditori e professionisti piegavano le regole urbanistiche per interessi personali
L’indagine sull’urbanistica di Milano ha portato agli arresti di figure di spicco del settore pubblico e privato, tra cui l’immobiliarista Manfredi Catella e l’ex assessore Giancarlo Tancredi. Secondo il gip, esisteva un “sistema tentacolare” consolidato, in cui politici, dirigenti comunali, imprenditori e professionisti piegavano le regole urbanistiche per interessi personali. I privati arrivavano a fare pressioni anche sulle più alte cariche istituzionali, compreso il sindaco Sala, per ottenere approvazioni di progetti milionari. Questo è il quadro inquietante che è venuto ieri fuori dalle aule di giustizia. In ogni caso, c’è la necessità di fare chiarezza subito. Qualsiasi città, e Milano più di qualsiasi altra nel nostro Paese, non può restare sospesa e bloccata. La magistratura ha le sue ragioni e fa bene a tutelare la legalità, per il bene di tutti, ma c’è necessità di far luce su questa intricata situazione al più presto. Non possono passare anni.





