Meloni la cortigiana
E' comprensibile che molti a sinistra schiumino rabbia per la tregua siglata a Gaza da Trump, il quale non ha mancato di esprimere il suo apprezzamento per la premier italiana. Tuttavia, è triste constatare quanto sia diventato infimo il livello dello scontro politico
Nuovo fronte di tensione tra la premier Giorgia Meloni e il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. In un’intervista televisiva, il leader sindacale ha definito la premier una “cortigiana” rispetto al presidente statunitense Donald Trump. Meloni ha replicato su X, accusando Landini di rancore e pubblicando la definizione del termine tratta da un dizionario, che lo descrive come “donna dai facili costumi”. Tradotto, Landini ha dato della prostituta alla Meloni. «Ed ecco a voi un’altra splendida diapositiva della sinistra: quella che per decenni ci ha fatto la morale sul rispetto delle donne, ma che poi, per criticare una donna, in mancanza di argomenti, le dà della prostituta» attacca Meloni. Difficile darle torto. E’ comprensibile che molti a sinistra schiumino rabbia per la tregua siglata a Gaza da Trump, il quale non ha mancato di esprimere il suo apprezzamento per la premier italiana. Tuttavia, è triste constatare quanto sia diventato infimo il livello dello scontro politico. Purtroppo, da decenni assistiamo ad una lotta politica che si fonda sulla delegittimazione dell’avversario piuttosto che sui contenuti, sulle proposte, sui temi da affrontare. Quando poi tutto questo poggia su quella superiorità antropologica che caratterizza la cultura politica della sinistra, allora la frittata è fatta.





