Lo show di Trump all’ONU
Com'era scontato ha criticato il riconoscimento della Palestina, denunciato l’acquisto di energia russa da parte di Paesi NATO. Ha poi anche affermato di aver risolto «sette guerre», svolgendo a suo dire il lavoro che dovrebbe fare l’Onu, senza mai ricevere una telefonata o una mano da Palazzo di Vetro
Ieri, durante il suo discorso all’Assemblea generale dell’ONU, il presidente Donald Trump ha attaccato duramente l’organizzazione e gli alleati. Ha definito il cambiamento climatico «la più grande truffa» e chiesto lo stop alle migrazioni. Com’era scontato ha criticato il riconoscimento della Palestina, denunciato l’acquisto di energia russa da parte di Paesi NATO. Ha poi anche affermato di aver risolto «sette guerre», svolgendo a suo dire il lavoro che dovrebbe fare l’Onu, senza mai ricevere una telefonata o una mano da Palazzo di Vetro. Quali siano queste sette guerre risolte non è dato sapere. Questo è Trump, il presidente della più grande potenza economica e militare del pianeta. Nel suo discorso durato quasi un’ora ha detto anche delle verità. E’ il caso dell’impotenza e irrilevanza se non dell’inutilità dell’ONU nel risolvere i conflitti. Tuttavia, si è guardato bene dal prospettare una proposta di riforma, dei rimedi, delle soluzioni. Nel suo show, al contrario, ha fatto sfoggio al solito del suo smisurato egocentrismo, del suo narcisismo sfrenato. Le ragioni e le posizioni della destra e del conservatorismo americano e mondiale hanno senz’ombra di dubbio la piena legittimità di esistere, ma il leader di questa area può essere un personaggio così contraddittorio e singolare come Trump?





