Le violenze in nome di Gaza
Sta di fatto che molti dei manifestanti, per quanto una minoranza, partecipano a queste proteste unicamente per compiere atti di violenza. Sono delinquenti e non certo manifestanti
L’Italia è stata attraversata ieri da manifestazioni e scioperi pro-Gaza con blocchi stradali, ferroviari e universitari. A Milano si sono registrati scontri violenti con decine di agenti feriti. Il governo condanna le violenze, mentre l’opposizione difende la protesta pacifica. Sta di fatto che molti dei manifestanti, per quanto una minoranza, partecipano a queste proteste unicamente per compiere atti di violenza. Sono delinquenti e non certo manifestanti. Quel che lascia perplessi è che un tempo sindacati e forze politiche adottavano dei servizi di ordine che impedivano a questi facinorosi di compiere devastazioni e scontrarsi con la polizia. Altrettanta perplessità deriva dall’atteggiamento del governo, che sembra non essere capace o non vuole contrastare in modo adeguato questi delinquenti. A questo punto sorge il dubbio che questi teppisti, in qualche modo e per motivi opposti, fanno comodo tanto al governo quanto all’opposizione.






Le polemiche sulle violenze che capitano negli scioperi sono pretestuali. Ci sono agitatori e provocatori a volte pagati da individui che vogliono speculare sulle manifestazioni.
Credo si proprio quanto accaduto.