La rivolta nel Nepal contro il regime comunista
Le sedi del Partito Comunista del Nepal (del Primo Ministro Oli) e del Nepali Congress sono state date alle fiamme. La ragione principale delle manifestazioni è stata la frustrazione diffusa tra i giovani per la corruzione e il nepotismo percepiti come dilaganti nell’élite politica nepalese
In Nepal è esplosa la cosiddetta “rivoluzione della Generazione Z”: migliaia di giovani sono scesi in piazza contro il blocco dei social e la corruzione, scatenando una durissima repressione con almeno 22 morti e oltre 400 feriti. La crisi ha portato alle dimissioni del presidente Ram Chandra Paudel e del premier Khadga Prasad Sharma Oli, mentre i manifestanti hanno incendiato sedi istituzionali e residenze politiche, causando anche la morte della moglie dell’ex premier Khanal. Liberato dal carcere il leader indipendente Rabi Lamichhane. Le sedi del Partito Comunista del Nepal (del Primo Ministro Oli) e del Nepali Congress sono state date alle fiamme. La ragione principale delle manifestazioni è stata la frustrazione diffusa tra i giovani per la corruzione e il nepotismo percepiti come dilaganti nell’élite politica nepalese. In conclusione, le proteste sono contro il regime corrotto della sinistra. Com’è piccolo il mondo. Gli oppressori e i corrotti sono di sinistra e non i soliti fascisti…





