La parte giusta della storia
La verità è che in questo conflitto russo-ucraino, bisogna decidersi su quale versante della storia ci si vuole collocare. Dalla parte giusta della storia, come in ogni lotta di liberazione, a cominciare dalla nostra Resistenza. E come per Gaza. Oppure dalla parte sbagliata, quella degli invasori
La Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina in corso a Roma non è solo un modo decisivo per sostenere l’Ucraina aggredita dai russi. E’ anche l’occasione per affermare il ruolo dell’Unione Europea che, rispetto ai comportamenti censurabili e contraddittori di Trump, non cede all’imperialismo della Russia di Putin. In altre parole, una volta tanto l’Unione Europea risponde con i fatti e con la determinazione ai suoi detrattori. A quanti, cioè, la descrivano come un’inutile istituzione, priva di ruolo e identità. La verità è che in questo conflitto russo-ucraino, bisogna decidersi su quale versante della storia ci si vuole collocare. Dalla parte sbagliata, quella dei pacifisti più o meno finti. Amici più o meno dichiarati di un dittatore sanguinario come Putin. Votati comunque a restare supini rispetto alla violenta prepotenza russa. Oppure dalla parte giusta, quella della libertà e della determinazione di un popolo, in questo caso ucraino, che ha il diritto di scegliere dove, come e con chi stare nello scacchiere internazionale oltre che come vivere all’interno del proprio paese. Dalla parte giusta della storia, come in ogni lotta di liberazione, a cominciare dalla nostra Resistenza. E come per Gaza. Non si può, d’altronde, cantare “Bella ciao” e poi voltarsi dall’altra parte rispetto a chi uccide e devasta un altro popolo.





