scritto da Pasquale Petrillo - 29 Luglio 2025 08:57

La legittimazione dell’odio

Il pericolo maggiore è quello di legittimare l'odio nei riguardi degli ebrei. Sostenere le ragioni della Palestina e dare solidarietà al popolo palestinese così come contestare la politica dell'attuale governo israeliano è una cosa, arrivare a forme di odio e violenza nei riguarda degli ebrei è un'altra

foto Giovanni Armenante

Un uomo francese di religione ebraica e suo figlio di sei anni sono stati vittime di un’aggressione verbale e fisica in un autogrill dell’Autostrada dei Laghi, nei pressi di Rho. Sono stati circondati da un gruppo di circa 10 persone. Hanno iniziato a insultarli con frasi come “Palestina libera”, “Assassini”, “Qui non è Gaza, qui siamo in Italia”. L’uomo ha filmato gli insulti. Poi, lo hanno aggredito con calci, pugni e minacce per costringerlo a cancellare il video. Secondo la vittima alcuni degli aggressori avrebbero parlato in arabo. Quel che è successo è molto grave e testimonia il crescente clima di odio e antisemitismo. C’è da preoccuparsi. Il pericolo maggiore è quello di legittimare l’odio nei riguardi degli ebrei. Sostenere le ragioni della Palestina e dare solidarietà al popolo palestinese così come contestare la politica dell’attuale governo israeliano è una cosa, arrivare a forme di odio e violenza verso gli ebrei è un’altra. La verità è che, un po’ ovunque e quasi sempre, c’è troppo tolleranza verso gli odiatori. A prescindere di cosa odino e chi siano.

 

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

Una risposta a “La legittimazione dell’odio”

  1. Ci sono persone che si chiedono se un palestinese (semita) che usa violenza verso un israeliano (semita) possa essere definito antisemita . Io direi di si, ma alcuni sembrano non condividere la mia opinione.

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