La legittimazione dell’odio
Il pericolo maggiore è quello di legittimare l'odio nei riguardi degli ebrei. Sostenere le ragioni della Palestina e dare solidarietà al popolo palestinese così come contestare la politica dell'attuale governo israeliano è una cosa, arrivare a forme di odio e violenza nei riguarda degli ebrei è un'altra
Un uomo francese di religione ebraica e suo figlio di sei anni sono stati vittime di un’aggressione verbale e fisica in un autogrill dell’Autostrada dei Laghi, nei pressi di Rho. Sono stati circondati da un gruppo di circa 10 persone. Hanno iniziato a insultarli con frasi come “Palestina libera”, “Assassini”, “Qui non è Gaza, qui siamo in Italia”. L’uomo ha filmato gli insulti. Poi, lo hanno aggredito con calci, pugni e minacce per costringerlo a cancellare il video. Secondo la vittima alcuni degli aggressori avrebbero parlato in arabo. Quel che è successo è molto grave e testimonia il crescente clima di odio e antisemitismo. C’è da preoccuparsi. Il pericolo maggiore è quello di legittimare l’odio nei riguardi degli ebrei. Sostenere le ragioni della Palestina e dare solidarietà al popolo palestinese così come contestare la politica dell’attuale governo israeliano è una cosa, arrivare a forme di odio e violenza verso gli ebrei è un’altra. La verità è che, un po’ ovunque e quasi sempre, c’è troppo tolleranza verso gli odiatori. A prescindere di cosa odino e chi siano.





Ci sono persone che si chiedono se un palestinese (semita) che usa violenza verso un israeliano (semita) possa essere definito antisemita . Io direi di si, ma alcuni sembrano non condividere la mia opinione.