scritto da Pasquale Petrillo - 09 Settembre 2025 08:55

La crisi della Francia

Il fatto è che ora la Francia è davvero all'angolo. Lo è di certo il presidente Macron, ma chiunque gli succederà dovrà innanzi tutto far quadrare i bilanci... altro che le chiacchiere tanto della destra quanto della sinistra francese

foto Giovanni Armenante

Crisi politica in Francia: l’Assemblea nazionale ha sfiduciato il premier François Bayrou, bocciando la manovra di bilancio da 44 miliardi di tagli. Dopo meno di nove mesi, il governo cade e Bayrou presenterà domani le dimissioni all’Eliseo. Ora la palla passa a Emmanuel Macron, chiamato a scegliere tra la nomina di un nuovo primo ministro o la dissoluzione del Parlamento con elezioni anticipate, opzione che potrebbe però favorire Marine Le Pen, oggi in testa nei sondaggi. Sullo sfondo pesa il rischio di una nuova tempesta finanziaria legata al debito pubblico. La situazione è delicata, la Francia ora rischia il fallimento tanto economico-finanziario quanto politico. La verità è che i francesi finora non hanno voluto intraprendere la strada dei sacrifici, dell’austerità, delle ricette draconiane per mettere a posto il bilancio. Noi italiani lo abbiamo fatto in questi ultimi 15 anni, a cominciare dalle misure durissime imposte dal governo Monti. Dopo anni di sacrifici, ora si vedono i benefici. I francesi sono molto più propensi alla rivolta sociale, alle proteste. Il fatto è che ora la Francia è davvero all’angolo. Lo è di certo il presidente Macron, ma chiunque gli succederà dovrà innanzi tutto far quadrare i bilanci… altro che le chiacchiere tanto della destra quanto della sinistra francese. Se qualcuno di loro riuscirà ad andare al governo sarà impossibile non chiedere ai francesi lacrime e sangue per risalire la china. Altro che grandeur…

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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