scritto da Pasquale Petrillo - 07 Luglio 2025 08:59

La bresaola di Lollobrigida

Per produrre la bresaola, ci troviamo costretti ad importare il 90% di carne. A questo punto, con la carne ormonata importata dagli Stati Uniti, potremmo produrre la bresaola destinata ai consumatori americani. E non a quelli europei, ovviamente

foto Giovanni Armenante

L’idea del ministro Francesco Lollobrigida per scongiurare i dazi di Trump è davvero tanto originale quanto surreale.  In parole povere, produrre, solo per i consumatori americani, la bresaola con la carne ormonata comprata proprio dagli USA. Il ragionamento di Lollobrigida è semplice. Per produrre la bresaola, ci troviamo costretti ad importare il 90% di carne. A questo punto, con la carne ormonata importata dagli Stati Uniti, potremmo produrre la bresaola destinata ai consumatori americani. E non a quelli europei, ovviamente. Chiaro?  Il ragionamento è logico e, almeno all’apparenza, praticabile. In concreto, però, è di difficile realizzazione e presenta fin troppi inconvenienti. E’ anche una questione di credibilità della produzione made in Italy. Quando, a tutela della salute del consumatore, si esclude un certo tipo di produzione, in questo caso l’utilizzo di carne con ormoni, non è che poi si possono fare delle eccezioni secondo la convenienza. Tant’è che lo stesso Lollobrigida, poi sconsiglia di adottare una simile produzione. Se è così non si capisce perché il ministro Lollobrigida, spesso bacchettato per le sue uscite a volte di difficile comprensione se non addirittura stravaganti, non si trattenga dal lanciare certe proposte. In primo luogo, non serve confondere ancora più le idee in una questione tanto complessa e delicata qual è quella dei dazi sui nostri prodotti. In secondo luogo, fare proposte per il solo desiderio di tentare di dire qualcosa di intelligente serve a poco, se la presunta intelligenza contrasta con la concretezza. Anzi, serve solo ad attirarsi critiche e a suscitare la polemica politica. In fondo, il silenzio spesso è d’oro. A Lollobrigida qualcuno dovrebbe pur dirglielo e consigliarlo in tal senso.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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