scritto da Pasquale Petrillo - 06 Novembre 2025 11:05

Il ritorno del caso Almasri

L’arresto a Tripoli del generale libico Osama Almasri riaccende lo scontro politico in Italia. L’uomo era stato fermato a Torino e poi rimpatriato dal governo Meloni, suscitando accuse di cedimento alla Libia e di violazione degli obblighi verso la Corte penale internazionale

foto Giovanni Armenante

L’arresto in Libia di Osama Almasri, ex comandante del centro di detenzione di Mitiga accusato di crimini contro l’umanità, riporta al centro del dibattito politico italiano la decisione del governo Meloni di rimpatriarlo lo scorso gennaio dopo il suo fermo a Torino. All’epoca la mancata convalida dell’arresto e la successiva espulsione del libico, ricercato dalla Corte penale internazionale, avevano suscitato forti polemiche. L’opposizione parla oggi di “umiliazione per l’Italia”, mentre il governo minimizza. Sulla vicenda è aperta anche un’inchiesta della Procura di Roma che coinvolge la premier e tre ministri. Forse il governo Meloni, allora, sbagliò a non mettere il segreto di Stato sul caso Almasri. Ma, al di là di questo, fece bene a rispedirlo subito in Libia: in gioco c’erano gli interessi italiani e la sicurezza dei nostri connazionali. L’opposizione, com’è naturale, oggi fa rumore e suona la grancassa. Eppure, a guardare bene, qualsiasi governo si sarebbe comportato allo stesso modo. La verità è che il caso Almasri sembra interessare più ai partiti e ai giornali che agli italiani. L’impressione è che il clamore politico e mediatico superi di gran lunga la reale attenzione del Paese.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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