Giuli, il ministro puntuto
La verità è che al potere, non importa il colore che abbia, le critiche da parte di giornalisti o intellettuali danno sempre fastidio
E’ davvero sgradevole lo scontro polemico tra il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il professore Ernesto Galli della Loggia. E che di conseguenza ha visto coinvolto anche il Corriere della Sera. La verità è che deplorevole usare certi termini nei riguardi di un intellettuale di spessore come Galli della Loggia da parte di un ministro. E per il solo fatto di ricevere delle critiche. Opinioni di certo sempre discutibili, ma non censurabili né tantomeno motivo per reazioni scomposte se non addirittura sconsiderate. La verità è che al potere, non importa il colore che abbia, le critiche da parte di giornalisti o intellettuali danno sempre fastidio. Tutto sommato, ciò se non normale è comunque alquanto comprensibile. Da qui però ad avere reazioni sopra le righe, affrettate e rancorose, ce ne passa. Il ministro Giuli, e non è la prima volta, dà l’impressione di essere molto suscettibile e puntuto. In questo modo, rischia di avere torto anche quando potrebbe avere delle ragioni da vendere. Più ancora, rischia di fare più danni che avere vantaggi per sé e la sua parte politica.





