scritto da Pasquale Petrillo - 01 Ottobre 2025 08:59

Femminicidi, serve una presa di coscienza dei maschi

Cosa sta succedendo alla nostra società? Continua, e si allunga sempre più, la striscia del sangue di centinaia di donne che ogni anno sono vittime di un marito, di un compagno, di un fidanzato o semplicemente di un criminale che si palesa come innamorato

foto Giovanni Armenante

A Paupisi (Benevento) Salvatore Ocone, 58 anni, ha ucciso la moglie Elisa Polcino, 49 anni. L’ha colpita alla testa con un sasso. Poi si è accanito contro i due figli adolescenti: Cosimo, 15 anni, morto, e Antonia, 16, ricoverata in condizioni gravissime. I carabinieri, dopo la strage, lo hanno fermato mentre fuggiva in auto. Restano da chiarire le cause. In paese c’è chi lo descriveva come un uomo tranquillo e chi invece parlava di litigi familiari e problemi psichici. Un’altra strage di innocenti compiuta da un marito e padre. In ogni caso, siamo al cospetto di una nuova tragedia familiare. Cosa sta succedendo alla nostra società? Continua, e si allunga sempre più, la striscia del sangue di centinaia di donne che ogni anno sono vittime di un marito, di un compagno, di un fidanzato o semplicemente di un criminale che si palesa come innamorato. Di fronte a tutto ciò, si resta basiti e impotenti. La risposta molto probabilmente la deve dare proprio il sesso maschile. C’è bisogno di una presa di coscienza forte e manifesta. Noi maschi, mariti o compagni o fidanzati, dovremmo scendere in piazza più delle donne e insieme a loro per dire no alla violenza di genere. Mai come adesso, anche nei cortei e nelle manifestazioni, le donne non vanno lasciate sole, ma al contrario sostenute e incoraggiate. La verità è che il problema siamo noi maschi. Riconoscerlo è fondamentale.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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