Bayrou e il livore dei francesi
La verità è che i francesi vivono di invidia e vittimismo, soprattutto, ma non esclusivamente, verso noi italiani. Poi, quando le cose per loro vanno male, come in questo momento sia in ambito politico che economico, oltre che sociale, allora i loro sogni di "grandeur" si trasformano in livore ingiustificato verso chiunque altro. Più ancora verso noi italiani, da sempre considerati, in buona parte a ragione, i parenti poveri che ora però stanno un po' meglio
Il premier francese François Bayrou accusa l’Italia di fare “dumping fiscale”, attirando i ricchi francesi con tasse più basse. Roma respinge duramente: Meloni parla di accuse “infondate”, Tajani di “ragionamento sbagliato”, e la Lega di “attacco grave”. L’incidente nasce mentre Bayrou è già politicamente indebolito in Francia. La verità è che i francesi vivono di invidia e vittimismo, soprattutto, ma non esclusivamente, verso noi italiani. Poi, quando le cose per loro vanno male, come in questo momento sia in ambito politico che economico, oltre che sociale, allora i loro sogni di “grandeur” si trasformano in livore ingiustificato verso chiunque altro. Più ancora verso noi italiani, da sempre considerati, in buona parte a ragione, i parenti poveri che ora però stanno un po’ meglio. Insomma, niente di nuovo sotto il sole. Le polemiche suscitate un paio di settimane fa dalle uscite del nostro vicepremier Salvini fanno il paio con quelle che ora suscita Bayrou. Certo, Salvini è istituzionalmente sgrammaticato e ha modalità di linguaggio poco consone al ruolo che riveste, ciò non toglie che le sue affermazioni non abbiano comunque un fondo di verità. Anzi, si può non condividerle, ma del tutto peregrine non lo sono affatto. Bayrou non è il primo, e neanche l’ultimo dei francesi che, tutto sommato, sono sulla stessa lunghezza d’onda di Salvini, tanto da fargli in qualche modo da controcanto. In fondo, a ben vedere, è una storia antica che forse va avanti dal tempo dei Galli e di Giulio Cesare…





