scritto da Pasquale Petrillo - 01 Settembre 2025 08:58

Bayrou e il livore dei francesi

La verità è che i francesi vivono di invidia e vittimismo, soprattutto, ma non esclusivamente, verso noi italiani. Poi, quando le cose per loro vanno male, come in questo momento sia in ambito politico che economico, oltre che sociale, allora i loro sogni di "grandeur" si trasformano in livore ingiustificato verso chiunque altro. Più ancora verso noi italiani, da sempre considerati, in buona parte a ragione, i parenti poveri che ora però stanno un po' meglio

foto Giovanni Armenante

Il premier francese François Bayrou accusa l’Italia di fare “dumping fiscale”, attirando i ricchi francesi con tasse più basse. Roma respinge duramente: Meloni parla di accuse “infondate”, Tajani di “ragionamento sbagliato”, e la Lega di “attacco grave”. L’incidente nasce mentre Bayrou è già politicamente indebolito in Francia. La verità è che i francesi vivono di invidia e vittimismo, soprattutto, ma non esclusivamente, verso noi italiani. Poi, quando le cose per loro vanno male, come in questo momento sia in ambito politico che economico, oltre che sociale, allora i loro sogni di “grandeur” si trasformano in livore ingiustificato verso chiunque altro. Più ancora verso noi italiani, da sempre considerati, in buona parte a ragione, i parenti poveri che ora però stanno un po’ meglio. Insomma, niente di nuovo sotto il sole. Le polemiche suscitate un paio di settimane fa dalle uscite del nostro vicepremier Salvini fanno il paio con quelle che ora suscita Bayrou. Certo, Salvini è istituzionalmente sgrammaticato e ha modalità di linguaggio poco consone al ruolo che riveste, ciò non toglie che le sue affermazioni non abbiano comunque un fondo di verità. Anzi, si può non condividerle, ma del tutto peregrine non lo sono affatto. Bayrou non è il primo, e neanche l’ultimo dei francesi che, tutto sommato, sono sulla stessa lunghezza d’onda di Salvini, tanto da fargli in qualche modo da controcanto. In fondo, a ben vedere, è una storia antica che forse va avanti dal tempo dei Galli e di Giulio Cesare…

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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