Addio a Giorgio Forattini
È morto a Milano a 94 anni il più grande vignettista italiano, autore di mezzo secolo di satira politica. Le sue caricature, pungenti e inconfondibili, hanno raccontato vizi e virtù dei leader della Prima e della Seconda Repubblica, da Andreotti a Renzi, diventando uno specchio ironico dell’Italia contemporanea
È morto ieri a Milano, a 94 anni, Giorgio Forattini, considerato il più grande vignettista italiano. Per decenni firma di Repubblica, ha raccontato con la sua matita oltre cinquant’anni di politica, dalla Prima alla Seconda Repubblica. Le sue caricature, ironiche e taglienti, hanno ritratto Fanfani, Cossiga, Andreotti, Craxi, Pertini, Berlinguer, Prodi, Amato, Bossi e Renzi, trasformando i leader in simboli: da Craxi in divisa mussoliniana a Renzi-Pinocchio. Le sue vignette hanno saputo raccontare la realtà politica più di molti articoli, diventando parte della memoria collettiva. Con lui se ne va un mito ma anche un pezzo di un’Italia che sapeva ridere di sé stessa.





