Assolto Giovanni Romano, l’ex sindaco di Mercato San Severino: “Il fatto non sussiste”
La vicenda giudiziaria durata sette anni legata al fallimento della società comunale Ge.Se.Ma. S.p.A., dichiarato nel 2017
Il Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Nocera Inferiore, dottor Carlo Bisceglia, accogliendo la richiesta degli imputati di essere giudicati con rito abbreviato, nell’udienza di ieri ha assolto con la formula “perché il fatto non sussiste” Giovanni Romano e gli altri sei imputati nel procedimento relativo al fallimento della società comunale Ge.Se.Ma. S.p.A., dichiarato nel 2017.
La decisione pone fine a una vicenda complessa che ha attraversato sette anni della loro vita.
“Ci sono voluti sette anni per accertare la verità – ha dichiarato Romano – anni che hanno inciso profondamente sulla mia vita personale e sul mio impegno pubblico. Ho vissuto momenti di amarezza e sconforto, aggravati dal tentativo di alcuni di strumentalizzare la vicenda. Ho scelto il silenzio e un passo indietro perché chi si mette al servizio della comunità deve essere al di sopra di ogni ombra. Oggi la giustizia ha fatto chiarezza.”
Romano ha espresso gratitudine ai propri difensori – gli avvocati Alfonso Senatore, Marco Senatore e il professor Giuseppe Fauceglia – e al consulente Giovanni Campanile “per il sostegno costante nei momenti più difficili”. Ha inoltre ringraziato gli avvocati Amerigo Festa, Domenico Pigrini, Domenico Avagliano, Carmine Guadagno, Antonio Cesarano e Rodolfo Viserta, che hanno assistito gli altri imputati: “Una squadra che ha affrontato con determinazione questa lunga prova”.
Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni e saranno analizzate con attenzione per valutare eventuali iniziative riguardanti la procedura di autofallimento della Ge.Se.Ma. S.p.A., disposta dagli amministratori nominati successivamente.
Romano ha infine rivolto un pensiero a Giovanni Basile e Donato De Conciliis: “Due persone che non sono più tra noi, ma la cui integrità non è mai stata in discussione. La sentenza conferma ciò che chi li conosceva sapeva già. A loro va il mio ricordo più sincero.”







