A Napoli una tragedia inaccettabile, la sicurezza sui cantieri non è un optional
Una piccola azienda edile o un grande gruppo industriale devono avere lo stesso approccio responsabile: investire in sicurezza significa tutelare i lavoratori, ma anche proteggere l’integrità dell’impresa
«La morte di tre operai a Napoli, precipitati da un montacarichi durante i lavori di ristrutturazione di un edificio, è l’ennesima tragedia inaccettabile che colpisce il mondo del lavoro. Ogni vittima sul lavoro rappresenta un fallimento collettivo: delle imprese, delle istituzioni, dei controlli e della cultura della prevenzione. Serve una svolta netta, concreta, che metta al centro la formazione obbligatoria, i controlli preventivi, la responsabilità diffusa tra tutti gli attori della filiera edile. Non possiamo più tollerare che nel 2025 si possa morire per mancanza di dispositivi di sicurezza o per l’uso improprio di attrezzature come i montacarichi. La prevenzione non è un costo: è un dovere morale e un investimento civile».
Lo dichiara, il consigliere nazionale di Unimpresa con delega alla sicurezza sul lavoro, Giuseppe Ciarcelluto, commentando l’incidente avvenuto ieri mattina in via San Giacomo dei Capri, a Napoli. «La sicurezza deve essere percepita come un valore strategico anche dalle imprese, di qualunque dimensione. Una piccola azienda edile o un grande gruppo industriale devono avere lo stesso approccio responsabile: investire in sicurezza significa tutelare i lavoratori, ma anche proteggere l’integrità dell’impresa, ridurre i rischi operativi, migliorare l’affidabilità verso clienti e committenti. Solo un sistema produttivo che mette al centro la persona può essere competitivo e sostenibile nel tempo» aggiunge Ciarcelluto. (fonte Unimpresa)






