Cava de’ Tirreni, “Riprendiamoci Cava!” presenta petizione e progetto per il decoro dei parchi
Il movimento civico ha protocollato al Comune una petizione per la cura della villa Falcone e Borsellino e un progetto pilota per ridurre i rifiuti nei parchi cittadini. Obiettivo: promuovere partecipazione, sostenibilità e trasparenza
Due iniziative concrete per migliorare il decoro urbano e promuovere la partecipazione civica: il movimento “Riprendiamoci Cava!” ha presentato al Comune una petizione popolare per la manutenzione costante della villa Falcone e Borsellino e un progetto pilota denominato “Riporta & Riusa”, volto alla riduzione dei rifiuti nei parchi cittadini.
Le proposte, protocollate ai sensi degli articoli 7 e 15 dello Statuto comunale, sono indirizzate al Sindaco Vincenzo Servalli, agli assessori competenti, ai dirigenti dei settori ambiente e decoro urbano, e all’Amministratore unico di Metellia Servizi.
La petizione chiede un piano strutturato di manutenzione ordinaria per la villa Falcone e Borsellino, nota anche come “Il Boschetto”, con interventi regolari di pulizia, cura del verde, ripristino degli arredi, videosorveglianza, presenza di personale di sicurezza e pubblicazione di un calendario degli interventi. È prevista anche l’attivazione di un canale diretto per le segnalazioni dei cittadini e il coinvolgimento di scuole e associazioni in giornate di cura condivisa.
«La villa è un bene comune e va gestita con continuità e trasparenza» – affermano i promotori – «non servono interventi sporadici, ma una programmazione seria».
Parallelamente, il progetto “Riporta & Riusa” propone una sperimentazione nei parchi Falcone e Borsellino e David Sassoli, per contrastare l’abbandono di rifiuti derivanti da imballaggi alimentari monouso. L’idea è coinvolgere gli esercenti locali nell’uso di contenitori riutilizzabili, da restituire dopo l’uso con un sistema di cauzione o bonus. Il progetto mira a ridurre i rifiuti solidi urbani, sensibilizzare i giovani e promuovere pratiche sostenibili tra cittadini e attività commerciali.
Il movimento chiede al Comune di avviare una fase sperimentale di tre mesi, con patrocinio morale e supporto logistico, per valutare l’estensione del progetto ad altre aree urbane.
«La cura del territorio è una responsabilità condivisa» – sottolineano i rappresentanti di “Riprendiamoci Cava!” – «solo con collaborazione e senso civico possiamo restituire dignità agli spazi pubblici».











