Cava de’ Tirreni, il Rotary Club dona un bioimpedenziometro all’Ospedale S. M. dell’Olmo
Il dottor Ersilio Trapanese, past president del Rotary, ha spiegato di aver creduto moltissimo in questa iniziativa: "Oggi è una grande soddisfazione per me"
Si è svolta questa mattina, presso il presidio ospedaliero Santa Maria dell’Olmo di Cava de’ Tirreni, la cerimonia di donazione di un bioimpedenziometro all’Ambulatorio Malattie del Metabolismo della UOC di Medicina Interna, diretta dal dottor Vittorio Salvatore. Il progetto è stato ideato e realizzato dal Rotary Club Nocera Inferiore Apudmontem – Distretto 2101 su iniziativa e sotto la presidenza del dottor Ersilio Trapanese per l’anno rotariano 2024/2025.
Alla cerimonia erano presenti la dottoressa Luciana Catena, direttore sanitario del presidio ospedaliero cavese, il dottor Vittorio Salvatore, direttore della Medicina Interna dell’Ospedale di Cava de’ Tirreni, il dottor Ersilio Trapanese, past president del Rotary Club Apudmontem, il dottor Antonio Brando, PDG Distretto 2101 a.r. 2024/2025, il dottor Angelo Di Rienzo, governatore del Distretto 2101 a.r. 2025/2026 e numerose altri esponenti rotariani.
La dottoressa Catena, nel ringraziare gli ospiti per la solidarietà, ha ricordato che il personale sanitario ogni giorno si impegna con professionalità per la salute dei cittadini mentre il dottor Salvatore ha rimarcato il grande impegno per la preparazione del progetto che ha richiesto più di un anno di lavoro e che ha dotato l’Ospedale di Cava di un bioimpedenziometro per il trattamento dell’obesità.
Il dottor Trapanese ha spiegato ai presenti di aver creduto moltissimo in questa iniziativa: “Oggi è una grande soddisfazione per me. Credo profondamente nella cultura del dono che è alla base di questo progetto che ha richiesto tanto impegno. La diagnosi precoce è essenziale per salvare vite. Oggi offriamo la possibilità di una sanità migliore. Dobbiamo continuare a fare sinergia con le istituzioni e con il territorio per servire la comunità”.
L’obesità è il male del secolo. La popolazione mondiale ingrassa sempre più. Secondo le previsioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, entro il 2030 ben il 20% della popolazione italiana sarà obesa, mentre oltre il 50% degli italiani sarà in sovrappeso. I chili in eccesso provocano in media 10 anni di vita in meno e ben 10 anni vissuti con una scarsa qualità della vita per via dei problemi legati all’obesità. Diabete, malattie cardiovascolari e problemi articolari sono, spesso, diretta conseguenza dei chili in eccesso.
Un bioimpedenziometro analizza la composizione corporea (massa grassa, massa magra, acqua corporea) e fornisce informazioni utili per il monitoraggio di malattie metaboliche, aiutando così a personalizzare piani terapeutici e a monitorare l’efficacia delle cure.







