La Turchia di Erdogan sempre più lontana dalla democrazia e dall’Occidente
La Turchia, però, continuerà ad essere un paese autocratico, molto prossimo alla dittatura, dove la democrazia è sempre più a rischio
Il “sultano” Erdogan resterà presidente della Turchia fino al 2028. Al ballottaggio il presidente uscente, che governa la Turchia da un ventennio, ha avuto il 52 per cento dei voti. Certo, da queste elezioni ne è uscito un paese politicamente spaccato in due. La Turchia, però, continuerà ad essere un paese autocratico, molto prossimo alla dittatura, dove la democrazia è sempre più a rischio. Con queste elezioni, purtroppo, i turchi si allontanano sempre più dall’Europa e in generale dall’Occidente, ma anche dalla loro storia recente, quella del laicismo del fondatore e padre della moderna nazione turca, Mustafa Kemal Atatürk.





