Sconfitta amara nel derby: passa la Nocerina 2-1, si chiude così il 2022 della Cavese
Si sa, i derby sono una storia a sé, intrisi di un valore che trascendono il background e il contesto delle squadre che vanno in campo
Finisce, purtroppo, con una sconfitta il 2022 della Cavese. Una sconfitta pesante non tanto per il risultato, quanto più per l’importanza di questa partita: la Nocerina passa contro gli aquilotti, vincendo per 2-1 allo stadio san Francesco d’Assisi.
Si sa, i derby sono una storia a sé, intrisi di un valore che trascendono il background e il contesto delle squadre che vanno in campo.
La Cavese, prima in classifica, con alle spalle una serie di risultati utili e una stabilità invidiabile per la categoria. La Nocerina, invece, che veleggia nei bassifondi del girone, con una squadra decisamente rimaneggiata, a cui si aggiungono confusione e tanta incertezza intornoall’assetto societario. Le premesse, insomma, pendevano tutte a favore dei metelliani.
Eppure, nonostante l’assenza dei tifosi (la questura ha deciso per il divieto di trasferta per i residenti di Cava, a cui ha fatto seguito la presa di posizione degli ultras molossi di non entrare in curva, gli unici presenti si sono concentrati prettamente in tribuna), la Nocerina è riuscita a sovvertire tutti i pronostici: già al 6’, su calcio da fermo, Caso Naturale (appena tesserato, tra l’altro e alla prima convocazione) insacca di testa alle spalle di Colombo, siglando l’1-0.
Lo stesso giocatore ci riprova 5 minuti dopo, sempre di testa, su cross di Garofalo, trovando la parata dell’estremo difensore aquilotto. La Cavese reagisce al gol subito, seguendo un leitmotiv che va avanti da inizio stagione, rispondendo allo svantaggio con Banegas, che al 13’ incrocia dal limite dell’area su suggerimento di Bubas: Stagkos battuto, risultato sull’1-1 e match rimesso in discussione.
L’argentino, dopo la rete al Brindisi, si riconferma punto fermo dello scacchiere di mister Troise, che oggi ha schierato una squadra decisamente offensiva vista la co-presenza in campo anche di Foggia e Bacio Terracino, oltre al già citato Bubas, che spreca malamente l’occasione del 2-1 prima del 30’.
Ancora Foggia, al 35’ sfiora la rete, con la Nocerina schiacciata nella propria metà campo con l’intenzione di affidarsi a ripartenze e contropiedi veloci. Le ultime occasioni della prima frazione vedono però i rossoneri sfiorare il gol con Romeo prima (Aliperta salva tutto sulla linea), e Balde (fratello del più rinomato Keita Balde, ex Lazio), poi.
La ripresa vede ancora la Nocerina vicina al 2-1 con De Marino, servito dal mai domo Caso Naturale, che alza sopra la traversa una buona occasione. Le squadre, nel frattempo, cambiano assetto tattico effettuando diverse sostituzioni: mister Troise negli ultimi tempi ci ha ben abituati a pescare diversi jolly dalla panchina, provando anche stavolta a trovare la chiave vincente per risolvere l’incontro. Al 69’ succede tuttavia l’impronosticabile: sul tiro di Balde, respinto da Colombo, si avventa Chietti che, più lesto dei difensori metelliani, insacca e fa esplodere i pochi presenti al San Francesco.
La tattica di mister Zavettieri di aspettare le mosse aquilotte, approfittando degli spazi concessi, paga (con gli interessi). Ci si mette anche la sfortuna, con la traversa colpita dal neoentrato Palma, che ferma così le speranze della compagine biancoblù.
Gli ultimi sussulti della partita arrivano dall’espulsione di Talamo (doppia ammonizione) e dalla rovesciata di D’Amore, che per la bellezza del gesto tecnico effettuato avrebbe meritato ben altro esito (palla fuori dallo specchio).
Finisce così il match più atteso del girone d’andata, finisce così anche il 2022 della Cavese.
Adesso non bisogna disperare, la delusione è forte ovviamente. Questa sconfitta ha un sapore davvero amaro ma, come per le più forti medicine, deve essere metabolizzata e superata. Le inseguitrici (tra l’altro oggi tutte vincenti ad eccezione del Nardò) sono a 4 punti, nulla è compromesso.
C’è un campionato da conquistar, il treno per la C non può di certo fermare la sua corsa sul più bello… (foto Vincenzo Amore)