scritto da Giuseppe Carratù - 23 Giugno 2021 11:57

FISCO & IMPRESA Saldo Irpef 2020

Il saldo dell’IRPEF emersa dalla dichiarazione dei redditi e l’eventuale prima rata di acconto si pagano annualmente entro la scadenza del 30 giugno, salvo proroga.

Le scadenze ordinarie sono due: dopo la prima (saldo e primo acconto) è il 30 novembre il termine per il versamento del secondo acconto IRPEF. In linea generale tutti i versamenti delle imposte derivanti dalla dichiarazione dei redditi, a titolo di saldo per l’anno 2020 e prima rata di acconto per il 2021, devono essere eseguiti: entro il 30 giugno 2021 ovvero entro il 30 luglio 2021 maggiorando l’importo dovuto dello 0,40 per cento a titolo d’interesse corrispettivo. E’ tenuto al versamento chi, per l’anno in corso (in relazione all’anno precedente), dichiara un’imposta superiore a 51,65 euro, al netto di detrazioni, crediti d’imposta, ritenute ed eccedenze.

L’acconto IRPEF dovuto è pari al 100 per cento dell’imposta dichiarata nell’anno, e deve essere versato entro le seguenti scadenze, calibrate in base all’importo dovuto: unico versamento entro il 30 novembre se l’acconto è inferiore a 257,52 euro; due rate, se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro; la prima è pari al 40 per cento e va versata entro il 30 giugno (insieme al saldo dell’anno precedente), la seconda è pari al restante 60 per cento e va versata entro il 30 novembre.

I soggetti che applicano gli Indici sintetici di affidabilità (ISA) e i soggetti che rientrano nel regime forfetario pagano due rate uguali pari al 50 per cento dell’importo dovuto. La prima rata di acconto e il saldo possono essere rateizzati, mentre si paga in un’unica soluzione il secondo acconto del 30 novembre. Il contribuente può scegliere di versare l’imposta dovuta entro i successivi 30 giorni, con maggiorazione dello 0,40% da applicare all’importo dovuto. I contribuenti titolari di partita Iva sono obbligati ad effettuare i versamenti in via telematica con le seguenti modalità: direttamente mediante i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (“F24 web” e “F24 online”) utilizzando i canali Entratel o Fisconline mediante i servizi di internet banking messi a disposizione dagli intermediari della riscossione convenzionati con l’Agenzia (banche, Poste Italiane e Agenti della riscossione, prestatori di servizi di pagamento), tramite gli intermediari abilitati. Viceversa, i contribuenti non titolari di partita IVA, possono effettuare i versamenti: utilizzando il modello F24 cartaceo oppure possono adottare le modalità telematiche di versamento utilizzando i servizi online dell’Agenzia delle Entrate o del sistema bancario e postale.

Nel modello F24 è necessario indicare il codice fiscale, i dati anagrafici, il domicilio fiscale, l’anno d’imposta per il quale si versa il saldo o l’acconto, nonché i codici tributo necessari per imputare correttamente le somme versate. Si segnala l’ipotesi di una proroga al 20 luglio 2021 del saldo e del primo acconto per i soli soggetti ISA e forfettari.

Dottore commercialista iscritto all’ Ordine Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di di Salerno; Revisore legale dei conti; Docente di fascia A per corsi avviamento start-up Invitalia, l'Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, di proprietà del Ministero dell'Economia. Specializzato in consulenza fiscale, consulenza gestionale-amministrativa-contabile e societaria per piccole e medie imprese; Formazione ed orientamento personale dipendente; Attività peritali di imprese e società commerciali; Direttore della pagina Fb Fiscal Coach.

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