Da più parti era stata invocata una proroga del versamento delle imposte, per dare ulteriore ossigeno alle imprese. Però il ministro Gualtieri ha escluso categoricamente tale possibilità. Quindi, in mancanza della tanto attesa proroga, ieri le imprese sono state tenute al versamento dei saldi Irpef e Ires per l’anno 2019 e degli acconti per l’anno 2020.
Restano salvi i versamenti Irap, che sono stati eliminati dal decreto Rilancio. Il ministro Gualtieri, nella sua risposta al question time del 16 luglio 2020, fa intendere che ci potrebbe essere una possibile proroga, invece, i versamenti in scadenza il 16 settembre relativi all’IVA, alle ritenute e addizionali di lavoro dipendente, contributi INPS e premi INAIL di marzo, aprile e maggio, prorogati per effetto delle disposizioni Covid-19.
La rata unica entro il 16 settembre o la possibilità di rateizzare in 4 rate di uguale importo a partire dalla medesima data potrebbero essere riprogrammate da un nuovo intervento normativo. La mancata proroga delle imposte del 20 luglio creerà numerosi problemi alle imprese, già duramente colpite dal lockdown, alle prese con una grave crisi di liquidità, e che stanno cercando con grande fatica di riprendersi.
Nei giorni scorsi, l’Istat ha diffuso dei dati molto preoccupanti per le imprese, che hanno registrato un calo del fatturato totale del mese di aprile 2020 inferiore del 46,9% rispetto a quello di aprile dello scorso anno. Numeri da brividi. La mancata proroga crea molti problemi organizzativi anche agli studi commerciali.
Il Consiglio Nazionale dell’ordine dei dottori commercialisti, per voce del presidente Miani, ha espresso grande rammarico e preoccupazione per l’enorme mole di lavoro che si troveranno a dover gestire i commercialisti, che durante il periodo del lockdown hanno dovuto affrontare lo studio di ben tre decreti e la preparazione di un gran numero di pratiche di agevolazioni per i propri clienti.
La missione potrebbe ritenersi pressoché impossibile se, oltre a ciò, si considera che nella seconda metà di luglio sono circa 250 gli adempimenti fiscali da affrontare non solo in termini di versamenti ma anche di dichiarazioni e comunicazioni.