La questione immigrazione è sempre al centro dell’attenzione dei media e degli italiani. E ancora una volta, questa settimana, è stata svolta una rilevazione da parte dell’istituto demoscopico SWG su questo tema, allargato, però, alla percezione delle complessive e quotidiane difficoltà che il Paese sta vivendo adesso.
Ne è venuto fuori che il 66% degli intervistati ritiene che sia necessario anteporre gli interessi degli italiani rispetto a quelli degli immigrati.
Il 58%, invece, pensa che sia giusto badare soprattutto ai propri interessi, il 48%, inoltre, è dell’opinione che sia giusto pensare solo alla propria famiglia, infine, il 24% ritiene che sia giusto e conviene fare anche i furbi.
In altre parole, cosa pensino gli italiani dei temi dell’immigrazione emerge in modo abbastanza netto e chiaro. Insomma, rispetto a qualche anno fa, abbiamo perso molte delle certezze che credevamo di avere sul fenomeno dei migranti noi che per oltre un secolo siamo stati un popolo di migranti. Le certezze, però, vengono meno in generale su tutto ciò che rende complicata la nostra realtà di tutti i giorni.
Un’ulteriore domanda, infatti, è stata posta ai mille intervistati che compongono il campione nazionale rappresentativo, proprio sulla percezione delle difficoltà che in generale viviamo. Per la precisione, la domanda rivolta è: “di fronte alla realtà quotidiana lei si sente molto, poco o per niente disorientato?”.
Non a caso emerge, altrettanto chiaramente, un disorientamento di fondo. Infatti, quasi la metà degli intervistati, ovvero il 46% si sente molto o abbastanza disorientato dalla realtà quotidiana.
Il 36%, inoltre, si sente un po’ disorientato, mentre non lo è affatto solo il 14% degli intervistati, infine, il 4% non risponde.
In conclusione, è emerge chiaramente che in generale gli italiani hanno perso antiche certezze e stanno vivendo non solo una stagione di difficoltà economica e sociale, ma anche di complessivo disorientamento. (foto Angelo Tortorella)
Più che dalla realtà, sono “disorientato” dai risultati di questi sondaggi: più che di navigatori e santi, il popolo italiano mi pare composto da molte mediocri figure. Tra l’altro: non eravamo un paese di cattolici? Meno male che c’è papa Francesco…