scritto da Redazione Ulisseonline - 07 Maggio 2015 12:07

Bruno Ravera: “L’Ordine dei Medici non si piega alle logiche di partito”

In clima di elezioni regionali, nella nostra intervista al Presidente dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri della Provincia di Salerno, il dottor Bruno Ravera, non potevamo non soffermarci su quella che è la situazione sanitaria in Campania.

“L’Ordine non  è un ente apolitico. E’ un ente  apartitico che non si piega alle logiche del partito. L’Ordine ha criticato aspramente la gestione della Sanità della giunta presieduta dall’onorevole Bassolino e ha criticato anche quella attuale che, a nostro giudizio non ha fatto tutto quello che bisognava fare: il pareggio di bilancio è importante, ma bisogna vedere   a che condizioni viene raggiunto e quali  conseguenze ha avuto”.

Secondo il dottor Ravera a proposito di riforma sanitaria, i medici sono molto poco ascoltati. “E’ assurdo pensare di riformare la Sanità senza consultare i medici. Non si possono ignorare! In fondo, la Sanità sono i medici che la portano avanti, nel bene e, se vuole, nel male. Sono i medici che hanno la principale responsabilità. Non si possono fare riforme contro coloro che poi debbono applicarle. In Italia accade anche questo”.

Ravera ha  ricordato che l’Italia è uno dei paesi che spende meno rispetto ad altri per la sanità:” Fra sanità pubblica e privata, spende complessivamente l’8,5% del PIL  mentre gli Stati Uniti, spendono il doppio, il 16,5%,  pur avendo una qualità di vita inferiore alla nostra”, e che molti medici sono costretti ad operare in condizioni di disagio e difficoltà:” per tutta una serie di  limitazioni alla libertà professionale, troppo vincolata ai limiti finanziari”.

La politica ha le sue colpe: “Troppe volte la politica non fa la programmazione che le compete, ma s’ interessa della gestione e questo è fonte  di clientelismo e di sprechi”.  I medici non sono tutelati e spesso devono difendersi nei processi:” Si è arrivati ad attuare la medicina difensiva che  moltiplica gli accertamenti per prevenire ogni possibile sanzione penale. Talvolta il medico  evita un intervento complesso e pericoloso perchè teme le conseguenze. Questa medicina difensiva costa allo Stato Italiano 14 miliardi di euro all’anno. Se si riducessero i problemi della medicina difensiva i problemi della Sanità sarebbero tutti risolti”.

Il Presidente Bruno Ravera ha anche  sottolineato l’importanza della prevenzione, anche ambientale:”La  mortalità nel mondo  è dovuta, per il 90 % dei casi, a malattie dell’apparato cardiovascolare, tumori e malattie respiratorie. Se noi adottassimo un corretto stile di vita, con una corretta  alimentazione, eliminando il fumo, non aggredendo l’ambiente, avremmo una riduzione incredibile delle malattie. Spendiamo la quasi totalità del Fondo Sanitario Nazionale per la diagnosi e per la cura, trascurando la prevenzione,  che porterebbe ad avere meno malati e quindi un risparmio,  e la riabilitazione, con la quale il malato recupera le sue capacità”.

Il Presidente Ravera ritiene che l’Ordine dei Medici, che conta 7300 medici ed odontoiatri in tutta la provincia, e tutti gli ordini professionale in generale, stiano attraversando un grande crisi d’identità: “Prima di tutto perchè  la legge con la quale sono stati istituiti: quella del 46 , è poco più di  un reperto archeologico e poi, non si riesce ad avere  una riforma degli ordini professionali perchè la politica, i parlamentari intendo, vorrebbero che le riforme degli ordini professionali fossero sempre più guidate o condizionate dal potere politico. Di vera autonomia professionale, di cui tutti si riempiono la bocca,  di fatto ce n’è poca e si  vorrebbe che ce ne fosse ancora meno.  Di conseguenza  la legge si finisce col non farla. Il potere che ha l’Ordine è ridotto al potere disciplinare. E anche questo soggiace a delle procedure  talmente complicate che in effetti non sempre si riesce a pervenire alla conclusione, irrorando, quando è necessario, la adeguata sanzione.  L’ordine professionale viene privato anche del diritto –  dovere di rappresentare”.

Il dottor Ravera ha ricordato che nell’Ateneo di Salerno c’è un clima rasserenato: “La componente ospedaliera e quella universitaria contribuiscono alla vita e al progresso dell’Azienda Ospedaliera Universitaria. Ci sono a volte delle frizione legate al temperamento delle persone”. Ai giovani medici Ravera ha consigliato di studiare: “Di  studiare bene  perchè la  preparazione rimane  sempre la premessa fondamentale per il successo professionale. Ai medici meno giovani raccomando  l’attività nel processo formativo  che è una costante che non abbandona mai il medico, condannato a studiare a vita. Almeno il 50% delle  cognizioni mediche dopo cinque anni sono  sorpassate e lo studio diventa fondamentale. Bisogna, inoltre, rispettare sempre di più il codice deontologico che è quel complesso di norme rispettando le quali un medico garantisce la sua autorevolezza, la sua moralità e il suo prestigio professionale”.

Nonostante tutto, la professione del medico rimane una delle più belle e affascinanti: “Un medico non rinuncerà mai a inseguire la propria vocazione interiore che è ancora una missione. Varieranno i sistemi sanitari, aumenterà la cultura, la tecnologia, ma c’è qualcosa d’irrinunciabile: il rapporto tra un essere umano che soffre e un essere umano che ha il potere di mitigare  la sua sofferenza; una costante che rimarrà sempre finché ci sarà una umanità pensante”.

 

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