scritto da Giovanni Rotolo - 07 Aprile 2018 09:21

A colloquio con Paolo Pecoraro del M5S: “Per cambiare questo Paese occorre recuperare valori come l’onestà”

Paolo Pecoraro

Paolo Pecoraro, coniugato, due figli, attuale Presidente dell’Associazione Cava5stelle Libro Bianco, costituitasi nel luglio 2015, dopo che nel 2012 era nata come Cava5Stelle.  L’Associazione si prefigge, nel rispetto dei principi e dei valori del Movimento 5 Stelle, di coinvolgere i cittadini nelle decisioni delle istituzioni pubbliche mediante metodi di democrazia partecipativa, ispirandosi a principi di onestà, legalità, etica, laicità, competenza e trasparenza, operando per un cambiamento della politica e della pubblica amministrazione per garantire che essa operi per la tutela dei beni comuni.

A Cava il Movimento 5 Stelle ha avuto un risultato eccezionale, ve lo aspettavate?

Come associazione Cava5stelle Libro Bianco ed attivisti cavesi, ci siamo impegnati molto per raggiungere un buon risultato, ma non immaginavamo si potesse raggiungere il 44,62% alla Camera e 44,14% al Senato. Per noi, questo, è un attestato di stima per il lavoro, di denuncia e proposte, svolto anche sul territorio metelliano ma, contestualmente, una grande responsabilità per il prossimo futuro. Dovremo essere in grado di unire tutte le forze e canalizzare la voglia di cambiamento che il risultato elettorale indica chiaramente.

Il vostro successo si è avuto principalmente al sud, per quale motivo?

Non è esattamente vero se si fa una analisi riferita ai partiti e non alle coalizioni, spesso composte da partiti tenuti insieme dalla solo smania di assicurarsi poltrone ma che hanno ben poco in comune, si vede che il M5S ha stravinto al sud ma ha ottenuto un ottimo risultato anche al centro e al nord Italia.

Il fatto che voi non abbiate alcun rappresentante in consiglio comunale è il risultato della profonda differenza fra elezioni politiche e amministrative, o ci sono altre ragioni?

Le elezioni Politiche sono profondamente diverse dalle amministrative. Il fatto che non abbiamo ancora espresso un nostro rappresentante nelle istituzioni locali è frutto della nostra inesperienza.

Si tratta di crescere politicamente, e noi ce la metteremo tutta per far passare il concetto che viene prima il bene comune e poi le ambizioni del singolo.

Sulle ali di questo successo alle urne siete gia’ pronti ad esprimere un candidato sindaco per le comunali del 2020?

Il 2020 è lontano. Siamo certi che gli attivisti cavesi del Movimento sapranno fare sinergia ed individuare la persona giusta da candidare alla guida della Città  e predisporre un progetto ambizioso ma realizzabile per il rilancio di Cava de’ Tirreni. Progetto che ponga al centro la crescita economica, sociale e culturale. Lanciamo forte un appello ai tanti cavesi che hanno votato M5S e a tutti coloro che hanno a cuore le sorti della nostra città: non è più il tempo di delegare ma è arrivato il  momento di partecipare attivamente per cominciare a creare le basi per un’alternativa seria e credibile che ci consenta di concretizzare una nostra proposta alle prossime amministrative.

Quali critiche muovete all’Amministrazione Servalli?

Amministrare una città come Cava non è cosa semplice, se poi si aggiunge che bisogna fare i conti con una giunta che è espressione di forze spesso molto disomogenee tra loro, il risultato non può che essere modesto. Si sta spesso tirando a campare senza un vero “progetto” per la città. Se ci è permesso un paragone calcistico, si gioca in difesa sperando in un golletto in contropiede, Cava meriterebbe una squadra che esprima un bel gioco e soprattutto che vada all’attacco.

Passando alle tematiche nazionali, i vostri detrattori vi obiettano di aver trionfato grazie alla promessa del reddito di cittadinanza, voi cosa rispondete?

Il Movimento all’inizio forse è apparso più come il sintomo della malattia che la cura, oggi le cose stanno cambiando c’è un’idea rivoluzionaria che si fa finta di non vedere, si vuole mettere al centro l’individuo. Il cittadino ha dei doveri ma può e deve pretendere dei diritti.

Per cambiare questo paese si deve ripartire da ognuno di noi, recuperare valori quali l’onesta è il primo passo, bisogna che tutti la smettiamo di alzarci la mattina con l’unica idea di provare a fregare il prossimo, ritenendoci più furbi.

Ma il compito delle istituzioni deve essere il rispetto della dignità del singolo, e questo lo si fa solo: combattendo la povertà, provando ad assicurare un lavoro a tutti, garantendo una giustizia giusta.

Ci piace pensare che siano sempre di più gli italiani che si voglio impegnare in questo nuovo, anzi ritrovato, modo di essere “cittadino”.

Ma il reddito di cittadinanza è una misura fattibile, o siamo nella fantapolitica?

Non sarà facile, ma una forma di affiancamento e di solidarietà verso chi ha bisogno deve essere trovata. Soprattutto per quanti escono dal mondo del lavoro e si trovano senza alcuna forma di affiancamento da parte dello stato. La dignità dell’individuo prima di tutto.

Nonostante i tanti voti raccolti, voi come il centrodestra non avete la maggioranza, come si esce da questo stallo?

La soluzione va trovata in Parlamento, il M5S ha un progetto per il paese, visti i numeri si dovrà sicuramente chiedere il supporto di altre forze e provare a mediare su alcuni aspetti del programma e forse individuando per il governo alcune figure che garantiscano tutte le forze che vorranno far nascere un governo a guida cinque stelle. E’ il momento di dare una risposta responsabile alle aspettative di tanti che hanno accordato fiducia al Movimento.

In alternativa, si tornerà votare, anche se senza cambiare questa indegna legge elettorale sarà difficile, anche se non impossibile, raggiungere una maggioranza che sia in grado di assicurare un governo a questo paese.

Con la lega nella scorsa legislatura avete votato  alcuni provvedimenti, è il partito con cui potreste allearvi?

A nostro avviso è una soluzione poco praticabile, tanta parte della base non capirebbe.

Nato ad Agropoli il 25/12/1994, sono iscritto al quinto anno della facoltà di giurisprudenza presso l'Università degli studi di Salerno. Ho la passione per il giornalismo, in maniera particolare riguardo alle tematiche politiche e giuridiche

Una risposta a “A colloquio con Paolo Pecoraro del M5S: “Per cambiare questo Paese occorre recuperare valori come l’onestà””

  1. Il risultato di Cava alle recenti Politiche è in linea coi dati di tutto il Sud e ritengo prescinda del tutto da situazioni locali.

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