scritto da Nino Maiorino - 26 Dicembre 2015 11:06

Una favola moderna: la nonna ladra e i carabinieri gentiluomini

Fa tenerezza e commozione la “triste” storia della nonnina “povera” di Brescia che, con la misera pensione di 400 euro al mese non aveva i soldi per comprare le caramelle per i nipoti da regalare per la festa del Natale.

Con 400 euro al mese si fa la fame, e si fatica a mettere insieme il pranzo e la cena, pagare le bollette, comprare i medicinali, e far fronte alle altre “spesucce” che anche una vecchina pensionata e povera deve affrontare.

Qualche meditazione  e qualche esame di coscienza dovrebbero farli tanti pensionati d’oro, primi fra tutti quelli che, pure non avendola meritata, per non aver versato adeguati contributi, comunque si trovano a beneficiare di cospicui pensioni e vitalizi, ai quali farebbero bene a rinunciare se solo avessero un barlume di coscienza e di senso civico: sentimenti che probabilmente sono sconosciuti alle caste dei ricchi e dei potenti, giacché, probabilmente, le corazze che li proteggono evitano che quei sentimenti possano giungere ai loro cuori, posto che di questo nobile organo tali personaggi siano dotati.

Ma anche la povera vecchina pensionata è una nonna affettuosa verso i suoi nipoti, e l’intensità dell’affetto di una nonna vecchina pensionata e povera è inversamente proporzionale, ahinoi,  al misero reddito mensile derivante dalla misera pensione; chi sta un poco più su probabilmente non può comprendere quanto sia intenso l’amore di una nonna, povera pensionata, verso i suoi nipoti.

Ciononostante la nonna povera vecchina e pensionata non voleva far mancare ai nipotini un segno tangibile del suo amore, non voleva privare i nipotini di quelle caramelle che avrebbero fatto felici loro e, di riflesso, anche lei.

E, allora, ha pensato bene di rubarle in un supermercato.

Ma la povera vecchina pensionata evidentemente non era addestrata per una simile impresa, tant’è che facilmente è stata scoperta e immediatamente denunciata ai Carabinieri, i quali immediatamente sono intervenuti.

Ma, come in una bella favola natalizia, tanto di moda fino a qualche anno addietro, la storia si è conclusa bene.

I Carabinieri, infatti, resisi conto delle intenzioni della povera vecchina pensionata, hanno voluto fare un gesto che ha nobilitato quei militi e l’intera Benemerita Arma: hanno pagato di tasca loro il misero importo di quelle caramelle trafugate e sono andati via come se niente fosse accaduto.

Non sappiano quale sia stata la reazione del titolare del negozio derubato: avrebbe fatto bene a partecipare anch’egli al nobile gesto dei Carabinieri.

C’è da augurarsi che, tra qualche anno, quei nipotini oggi destinatari di due gesti di amore, quello della nonnina povera pensionata, e quello dei Carabinieri, vengano a conoscenza di questa storia e siano riconoscenti alla nonna e ai Carabinieri.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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