scritto da Nino Maiorino - 09 Maggio 2017 09:46

La circolare di Maria Elena

Un’altra aspra polemica è scoppiata, poco dopo quelle per la legge sulla “difesa legittima”, per una circolare che la Segreteria generale di Palazzo Chigi ha emanato in merito ai provvedimenti prodotti da vari Ministeri, destinati alle riunioni del Consiglio dei Ministri.

E’ stato detto che tale circolare è stata emanata dalla renziana Maria Elena Boschi, sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, chiamata a svolgere tale ruolo dal Premier Paolo Gentiloni dopo essere stata il potente Ministro delle riforme del Governo Renzi, dimissionaria dopo il disastroso esito del referendum del 4 dicembre 2016.

Quando l’attuale Premier Gentiloni venne chiamato a sostituirlo, presentando in quattro e quattr’otto una compagine di governo quasi fotocopia di quella di Renzi, la Boschi venne da un lato declassata in quanto perse il dicastero, ma dall’altro venne premiata in quanto assunse il delicato ruolo di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: ruolo non di poco conto, sul quale qualche maligno commentò che era la “longa manus” di Matteo Renzi su Paolo Gentiloni, una specie di talpa che Renzi aveva imposto al suo successore per conoscere in anticipo ciò di cui si discuteva ed eventualmente “intervenire”.

Non è dato di sapere se ciò era vero (certamente una malignità alla luce di quello che è accaduto dopo), sta di fatto che Maria Elena Boschi si è defilata dalle precedenti massicce presenze di Ministro, ma, com’è nel suo carattere, il ruolo di Sottosegretario sembra che l’abbia svolto bene e con coscienza, e la circolare della quale parliamo sembra dargliene atto.

Se la Boschi ha fatto emanare tale circolare, formalmente firmata dal Segretario generale di Palazzo Chigi, Paolo Aquilanti, è segno che qualche problema c’è, ed è stato strumentale la levata di scudi da parte di tanti Ministri, che si sono sentiti commissariati, in quanto già vigeva la norma che ogni provvedimento da sottoporre al Consiglio dei Ministri venisse tempestivamente inviato appunto alla Segreteria per un preventivo esame; e la cosa sembra ineccepibile giacché se un organo, collegiale o singolo che sia, ha il ruolo di decidere in merito ad una proposta, è logico che la proposta venga esaminata con calma e preventivamente; chi lamenta un esautoramento sembra non sappia ciò che dice.

E questo ribadisce anche il Ministro Claudio De Vincenti: “Se leggete bene la circolare –commenta- è ineccepibile perché si tratta di atti che devono passare per il presidente del consiglio. Ed è esattamente il compito del sottosegretario alla presidenza del consiglio istruire gli atti prima dell’arrivo in Cdm”.

E sull’ipotizzato commissariamento dei Ministri, il Ministro Andrea Orlando replica telegraficamente: “Io non me ne sono accorto”.

D’altronde l’ultima triste esperienza della legge sulla “difesa legittima”, il cui testo pasticciato dovrà essere drasticamente modificato dal Senato, dà piena giustificazione alla “circolare Boschi” (chiamiamola così per semplicità): ma se questo documento è stato così aspramente criticato dai Ministri, ciò sta a significare che essi quelle regole non le rispettavano e ora “le scarpe vanno strette” come recita un famoso adagio popolare.

E non deve sfuggire un’altra inquietante circostanza, che si verifica di frequente, vale a dire gli interventi di qualche “manina” che, subdolamente, introduce nei testi parole o frasi che ne stravolgono il senso o li rendono inapplicabili.

E sorge un atroce dubbio: ma vuoi vedere che il pasticcio del testo della legge sulla “difesa legittima” è frutto proprio di tale mancanza di controllo o di qualche subdola “manina”?

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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