scritto da Nino Maiorino - 03 Febbraio 2018 12:29

Elezioni 2018, a proposito di impresentabili

Un adagio, non tanto popolare, recita: parlatene, parlatene, parlatene… anche se male, e di certe persone più si parla, meglio è per loro.

Ma del personaggio di cui parliamo, l’ex cavaliere Berlusconi, fondatore e patron del partito azienda “Forza Italia”, il suo gruppo dirigente ne parla, ma non male per un duplice motivo; il primo è che egli, da buon imprenditore, non si è mai inimicato nessuno dei suoi collaboratori, di qualsiasi livello; l’altro è che l’ex cavaliere è ancora un uomo ricchissimo, che non  lesina favori ed elargizioni a nessuno, specialmente ai suoi collaboratori e dipendenti.

Ciononostante Berlusconi è uno degli impresentabili della campagna elettorale in corso; per le condanne ricevute e per i processi che ancora lo vedono imputato per delitti gravi, ha perso i diritti civili, tra i quali quello dell’elettorato attivo e passivo, quello di accedere a cariche pubbliche; chi è privo dei diritti civili non può votare, non può candidarsi in pubbliche elezioni, e, quindi, non può essere eletto e non può avere cariche pubbliche.

Ma, con la faccia tosta che non gli manca, come se nulla fosse, l’intramontabile ex cavaliere è ricomparso, oltre che nelle varie TV e nei numerosi talk, anche nelle piazze con maxi cartelloni che lo indicano come presidente (sic): presidente di che non si capisce.

In qualche manifesto sono stati aggiunti tre termini: onestà, esperienza, saggezza (sic); incredibile: Berlusconi che vanta onestà, esperienza e saggezza!

Ma abbiamo dimenticato la nebbia fittissima che avvolge le sue origini e i chiacchierati contatti con Cosa Nostra, da Marcello Dell’Utri (oggi in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, essendo stato riconosciuto mediatore traCosa Nostra e Silvio Berlusconi) allo stalliere Mangano e a chi sa quanti altri?

Ma abbiamo dimenticato i circa quindici anni dei suoi governi, tutte le promesse fatte e non mantenute, gli scandali, i conflitti di interesse, le leggi ad-personam, e l’esercito dei parlamentari alle sue dipendenze?

Ma abbiamo dimenticato tutti i parlamentari comprati a suon di milioni di euro, mai smentiti e per alcuni dei quali ha subito anche processi che l’anno visto condannato?

Ma abbiamo dimenticato i tanti parlamentari suoi amici, camorristi campani, da quel Nicola Cosentino, conosciuto anche come “Nik ‘o ‘mericano”, divenuto finanche Sottosegretario al Ministero dell’Economia, oggi in carcere per collusioni con la camorra e riciclaggio di rifiuti tossici, a Luigi Cesaro, conosciuto anche come “Gigino ‘a purpetta”, parlamentare di F.I. e Presidente della Provincia di Napoli, lo sterminatore di congiuntivi, come lo definì Vincenzo De Luca (al cui confronto persino l’attuale leader grillino Luigi Di Maio, che certamente non brilla per cognizioni grammaticali, sembra un gigante di cultura) con numerosi procedimenti giudiziario a suo carico, oggi nuovamente indagato insieme a familiari per fatti legati alla camorra?

Ma abbiamo dimenticato i cucù e le barzellette spinte anche in sede europea, e gli epiteti non ripetibili nei confronti della Angela Merkel e di Martin Schulz e di altri parlamentari europei?

Ma abbiamo dimenticato i festini a luci rosse organizzati da suoi prezzolati lacchè, con la partecipazione anche di ragazze minorenni alcune delle quali fatte passare per familiari di leader di altri stati?

Ma abbiamo dimenticato le tante parlamentari candidate ed elette solo per essere state sue compagne in cene e festini eleganti che si protraevano ben oltre il dolce, e finivano … si sa come?

Ma abbiamo dimenticato la misera fine del suo ultimo governo che portò il paese sull’orlo del baratro, e per questo il Presidente Napolitano, con il sostegno dell’U.E. se ne liberò incaricando Mario Monti di formare un governo di salvataggio?

Questo è l’uomo onesto, esperto e saggio, che ha anche la spudoratezza di presentarsi nuovamente agli elettori come uno dei salvatori della patria?

Rimane l’equivoco sul suo ruolo politico e sulla falsa sua eleggibilità che il termine “presidente” sui manifesti fa intendere.

Ma tant’è, l’elettorato italiano ha la memoria corta, e forse pochi ricordano che questo personaggio è privo dei diritti civili;  e magari più di uno, nel “segreto” dell’urna, lo andrà a cercare sulla scheda e rimarrà deluso di non trovarlo: tanto piacere!

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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